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Sciopero Gruppo Espresso-Finegil: solidarietà di Odg Toscana

Chiesta maggiore chiarezza sul futuro e piano industriale

L'Ordine dei Giornalisti della Toscana esprime la propria solidarietà ai colleghi del gruppo Espresso-Finegil, oggi in sciopero in merito alle risposte dell'azienda sull'interrogazione parlamentare relativa alla cessione della Città di Salerno e ai fatti riguardanti l'aggressione avvenuta nella redazione di Metropolis, testata finanziata dallo stesso imprenditore che sta conducendo la trattativa con il Gruppo Espresso per l’acquisto de “La Città” di Salerno.
 
Allo sciopero, che riguarda carta stampata e siti internet, hanno aderito Agl Roma, Il Tirreno, Il Mattino di Padova, La Nuova Venezia, La Tribuna di Treviso, il Corriere delle Alpi, Il Messaggero Veneto, Il Piccolo, Il Centro, La Città, La Sentinella del Canavese, La Gazzetta di Modena, La Gazzetta di Reggio Emilia, La Nuova Ferrara, La Gazzetta di Mantova, La Nuova Sardegna, La Provincia Pavese.
 
In una nota, condivisa da FNSI, Ordine della Campania e Cdr di Repubblica, i CDR del Gruppo Espresso-Finegil dichiarano quanto segue:
 
Davanti alle richiesta di rivedere la decisione di cedere la testata, l’azienda ha confermato l’intenzione di proseguire sulla via delle cessioni, finalizzate a concludere la fusione Espresso-Itedi, affermando di avere effettuato le verifiche sulla solidità economica e sull’esperienza in campo editoriale degli acquirenti e di non avere avuto, al momento della vendita, altre particolari notizie.

I Cdr ribadiscono la necessità di assicurare ai colleghi coinvolti nelle cessioni in atto – La Città e Il Centro – e in quelle annunciate – La Nuova Sardegna, il Trentino e l’Alto Adige – la massima tutela e le garanzie più ampie. Sia in merito alla validità e sostenibilità del progetto imprenditoriale degli acquirenti per garantire il futuro delle testate, sia in merito al rispetto, da parte delle nuove proprietà, dei principi di libertà e indipendenza sempre assicurate dal Gruppo Espresso a tutti i suoi giornalisti.

E chiedono, inoltre, la tutela degli organici, a partire da quello del Centro dove l’accordo preliminare ha “cancellato” tre contratti a tempo indeterminato.Obiettivo dello sciopero di oggi è quindi chiedere “maggior chiarezza sul futuro assetto del gruppo Finegil e sul piano industriale della fusione
”. 

Notizia pubblicata il 04/10/16
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