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Social media: gruppo di lavoro Odg Toscana per promuovere il giornalismo "verificato"

Incontro il 3 febbraio a Firenze per definire la proposta da inviare al CNOG

Così come i personaggi pubblici possono richiedere la “certificazione” di autenticità del proprio profilo per evitare di essere confusi con altri fasulli, i profili pubblici e le pagine sociali di aziende, o enti gestiti da giornalisti dovrebbero avere un sigillo di garanzia, in modo che i lettori possano distinguerli da quelli che non hanno contenuti “verificati” e garantiti dalla deontologia professionale. 
 
E comunque, in attesa di ottenere questo sigillo di garanzia dai grandi operatori multinazionali, è possibile definire procedure condivise da tutta la categoria al fine di offrire agli utenti dei social network e più in generale di internet la certezza di fruire di contenuti (testi, foto e video) garantiti da un professionista del giornalismo?
 
Sono questi i temi del gruppo di lavoro, costituito dall’Ordine dei giornalisti della Toscana, che si riunirà per la prima volta lunedì 3 febbraio 2020 presso la sede dell'Ordine proprio per approfondire l'ipotesi avanzata da alcuni colleghi sulla possivilità di creare qualche forma di certificazione di professionalità delle pagine social. 
 
L'appuntamento è in programma a partire dalle 12.30 in vicolo Malespini 1 a Firenze: la partecipazione è aperta al contributo di tutti gli iscritti sensibili alla questione, alla presenze di consiglieri regionali, nazionali e della Fondazione dell’Ordine. L'obiettivo è elaborare una proposta strutturata da inviare al Consiglio nazionale Odg.
 
L'attuale articolazione dell'idea prevede di contattare i gestori multinazionali delle piattaforme social per intavolare una trattativa che individui una soluzione condivisa, e nel frattempo condividere l'obiettivo di veder emanate dal Consiglio nazionale delle linee guida indirizzate agli iscritti per rendere meglio identificabile l’intermediazione giornalistica di profili e pagine social gestiti, oltre a organizzare meeting giornalisti-imprese-istituzioni sul territorio per amplificare la sensibilità sociale sul problema delle fake news.
 

Notizia pubblicata il 22/01/20
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