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Formazione Giornalisti: fotogiornalismo a Siena con Francesco Cito e Luca Bracali

Taddei, “Occasione per dar forza a fondamentale specializzazione della professione”

Fotogiornalismo come professione e reportage di guerra: sono questi gli argomenti dei due incontri, validi per la formazione giornalisti, che si terranno durante il Siena Art Photo Travel Festival di Siena. Nel mese di ottobre e novembre, infatti, Siena sarà punto di incontro di alcuni dei più importanti fotografi da tutto il mondo per partecipare a mostre, workshop, photo-tour, seminari, conferenze.
 
“Il tema del fotogiornalismo, che riguarda tanti iscritti, era stato già affrontato in questi anni nel palinsesto formativo dell’Ordine della Toscana. – spiega Michele Taddei, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana - Tuttavia, essere ospitati all’interno del programma di un importante Festival internazionale dà ancora più forza ad una specializzazione fondamentale della nostra professione che, troppo spesso, è considerata marginale e pertanto poco retribuita. Siamo convinti che la formazione possa aiutare tanti colleghi nel loro lavoro quotidiano e ci auguriamo che ai corsi possano partecipare tanti colleghi non solo toscani, considerato l’alto profilo dei relatori e il contesto nel quale si svolgerà la formazione”.
 
“In due anni abbiamo creato un evento importante, che travalica i confini di Siena e porta in Italia centinaia di persone accomunate dalla passione per questa splendida arte che è la fotografia - commenta Luca Venturi, ideatore e direttore artistico del Festival - Credo che questo successo ci ponga alla pari con i grandi Festival di fotografia del mondo. A novembre Siena ‘parlerà’ con la fotografia anche attraverso due seminari organizzati in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Toscana: mi auguro che saranno in tanti a volerne godere perché partecipare, esserci e crederci, sarà il modo migliore per aiutarci a crescere ancora”.
 
A fare da relatori dei due incontri di formazione ci saranno Francesco Cito e Luca Bracali, due tra i più autorevoli fotoreporter italiani, che terranno due seminari riconosciuti nell'ambito della formazione professionale di Odg Toscana.
 
Il primo appuntamento, sabato 29 ottobre (09.00-13.00), sarà dedicato a “Fotogiornalismo e Reportage nei paesi in guerra” e a tenerlo sarà Francesco Cito, giornalista e fotoreporter, vincitore di numerosi i premi e i riconoscimenti, compreso un terzo premio ed un primo premio al World Press Photo. Partendo dalle sue esperienze dirette sul campo, Cito spiegherà quali sono gli step operativi e i principi etici da seguire per raccontare i conflitti e le loro conseguenze umanitarie attraverso le immagini.
 
Il secondo appuntamento, sabato 19 novembre (09.00-13.00) avrà come tema “Dalla passione alla professione. Come si diventa reporter” e sarà tenuto da Luca Bracali, fotografo, giornalista e autore televisivo. Bracali spiegherà il vero significato di un reportage e mostrerà come si costruisce e si programma. Nel corso del seminario verranno affrontate due tecniche di comunicazione, quella fotografica e quella video: si partirà da come si concepisce e si crea un documentario video per poi analizzare le differenze fra le due forme di comunicazione visive più importanti.
 
Entrambi gli appuntamenti si terranno all'Hotel Continental di Siena (via Banchi di sopra) e consentiranno di ottenere 4 crediti formativi. Le iscrizioni devono essere effettuate tramite la piattaforma Sigef.
 
Per avere maggiori informazioni sugli eventi è possibile consultare il sito internet della manifestazione.
 
 
 
Biografie
 
Giornalista e fotoreporter, Francesco Cito ha pubblicato nel 1975 la sua prima copertina per il Sunday Times Magazine con il reportage "La Mattanza". Nel 1980 è stato uno dei primi reporter a raggiungere l'Afghanistan occupato dai sovietici. Tra il 1982 e il 1983 ha realizzato un reportage sulla camorra a Napoli, pubblicato in tutto il mondo, da Epoca a Stern, da Life a Zeit Magazine. Nel 1983 è stato inviato di Epoca sul fronte libanese per un reportage sul conflitto interno all'OLP: è l'unico fotogiornalista ad aver documentato la caduta del campo profughi di Beddawi, ultima roccaforte di Arafat. Dal 1984 ha iniziato il suo lavoro nei territori occupati sulle condizioni del popolo Palestinese. Nel 1989 è stato inviato per Il Venerdi di Repubblica di nuovo in Afghanistan, per raccontare la ritirata Sovietica. Nel 1990 è stato tra i primi reporter in Arabia Saudita durante lo sbarco dei Marines USA dopo l'invasione del Kuwait. È rimasto in zona fino all'epilogo della prima guerra del Golfo nel marzo 1991. Numerosi i premi e i riconoscimenti a lui dedicati, compreso un terzo premio ed un primo premio al World Press Photo. 
 
Luca Bracali è fotografo e giornalista dal 1986, inviato di testate sportive per i mondiali di motocross, motogp e, in seguito, di Formula 1. Nel corso della sua carriera ha visitato 138 paesi e firmato numerosi servizi su riviste di viaggi, cultura e turismo, oltre ad aver pubblicato sette volumi. Attraverso progetti fotografici ha collaborato con ricercatori polari dell'università di Fairbanks in Alaska e della base di Barneo, punto di partenza di una eco-spedizione sugli sci al Polo Nord geografico nel 2009. E' stato tra i primi ad accedere allo Svalbard Global Seed Vault, nelle isole Svalbard. Nel 2010 ha debuttato come artista e le sue immagini sono esposte a Roma, Sofia Kiev, Copenaghen, Montreal e New York. Oltre alla fotografia ha sviluppato una carriera anche in campo televisivo: regista della rubrica "Easy Driver" in onda su Rai 1, ha collaborato con Tg2 e Tg2 Storie e nella rubrica "Il caffè di Rai Uno" con servizi dedicati alle sue esplorazioni in chiave documentaristica. È autore e produttore di un progetto denominato Planet Explorer, live-tour fotografico e video, pensato per il web che nel 2015 ha raggiunto la sua settima edizione. 

Notizia pubblicata il 13/10/16
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