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Ordini regionali: sì a Freedom information act (Foia) anche in Italia

Undici Ordini regionali chiedono ad Anac percorso condiviso

Finalmente l'Italia sta per dotarsi di una legge organica che, sia pure con alcuni limiti, obbliga la pubblica amministrazione alla trasparenza.

Il decreto legislativo sul Foia - il Freedom of information act - costituisce una base importante per assicurare la condivisione di una grande quantità di dati, permettendo così di attingere a una miniera di informazioni, oltre ad assicurare un punto di osservazione di pratiche e comportamenti.
 
A beneficiarne saranno certamente tutti i cittadini; in particolare, i giornalisti potranno svolgere con maggiore efficacia il proprio lavoro, sviluppando quel "giornalismo dei dati" così importante per assicurare obiettività e accuratezza dell'informazione.
 
Ora molto dipenderà dal regolamento attuativo che dovrà essere predisposto in tempi brevi dall'Autorità Anticorruzione. 
 
I presidenti degli Ordini regionali dei giornalisti di undici regioni chiedono all'Anac di adottare un percorso aperto e condiviso, in modo da garantire all'Italia l'effettiva applicazione di una normativa analoga a quella in vigore da anni in gran parte delle democrazie in tutto il mondo.  
 
Le firme
 
Carlo Bartoli (Toscana)
Paola Spadari (Lazio)
Filippo Paganini (Liguria)
Gabriele Dossena (Lombardia)
Domenico  Sammartino (Basilicata)
Valentino Losito (Puglia) 
Dario Gattafoni (Marche)
Riccardo Arena (Sicilia) 
Cristiano Degano (Friuli venezia Giulia) 
Francesco Birocchi (Sardegna)
Fabrizio Franchi (Trentino Alto Adige)

Notizia pubblicata il 02/06/16
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