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Suicidio: Odg Toscana presenta esposto a Consiglio di Disciplina

Diritto all'informazione non può calpestare la dignità della persona

Ancora una volta il suicidio di un uomo è stato trasformato in uno spettacolo da offrire in pasto ai lettori.
 
Un dramma personale, privo di risvolti che giustifichino un interesse sociale, è stato diffuso da molte testate toscane. Una scelta che più volte l'Ordine dei giornalisti della Toscana ha criticato, pur nel rispetto dell'autonomia e della responsabilità di ciascun giornalista e di ogni testata.
 
Ma in un caso si è superato ogni limite, pubblicando una fotogallery della scena dell'evento, ritraendo l'abitazione nella quale abitava il protagonista della vicenda e offrendo in pasto ai lettori le foto del corpo privo di vita coperto da un lenzuolo, le immagini della bara trasportata via.
 
Il diritto all'informazione trova un limite nel rispetto della dignità della persona e nell'umana pietà che ci impone rispetto per il protagonista e attenzione e cautela per le ripercussioni che possono colpire amici e parenti; inoltre, la scelta di rendere identificabile un uomo che ha deciso di compiere un così tragico atto non è in alcun modo giustificabile.
 
Etica e deontologia dovrebbero imporre ben altra attenzione.
 
Per questi motivi, il consiglio dell'Ordine della Toscana ha deciso all'unanimità di presentare un esposto al Consiglio territoriale di disciplina.
Dopo decine di corsi di formazione dedicati al tema ci si attendeva ben altra attenzione.
 

Notizia pubblicata il 13/12/16
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