Odg Toscana contro l'esercizio abusivo della professione: indicazioni a direttori di testate e uffici stampa pubblici.
L’Odg della Toscana ha iniziato un’azione di vigilanza, come previsto dalla legge 69/1963 art. 11, relativa alla tutela del titolo di giornalista e alla repressione dell’esercizio abusivo della professione punito dall’articolo 348 del Codice penale. Il Consiglio ritiene opportuno ricordare che l’assegnazione di incarichi di uffici stampa pubblici e il lavoro giornalistico in generale non possono essere affidati a persone prive dei requisiti previsti dalla legge. In particolare, riguardo alle imprese editoriali, gli stagisti (se non iscritti all’Ordine) devono necessariamente essere affiancati da giornalisti che provvedano a formarli nel lavoro quotidiano e nella partecipazione alle conferenze stampa: non è accettabile che testate giornalistiche usino gli stessi stagisti per sostituire lavoratori assenti per ferie o permessi, anziché stipulare regolari contratti. La nuova formulazione dell’articolo 348 del Codice penale, peraltro, oltre a punire “chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato” con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 10.000 a euro 50.000, prevede la pena della reclusione da uno a cinque anni e della multa da euro 15.000 a euro 75.000 “nei confronti del professionista che ha determinato altri a commettere il reato di cui al primo comma ovvero ha diretto l'attività delle persone che sono concorse nel reato medesimo”. Si richiama quindi la massima attenzione da parte dei direttori e quadri di testate giornalistiche nel vigilare che il ruolo degli aspiranti giornalisti non venga confuso con una durevole e strutturale attività che sostituisca la collaborazione giornalistica reale con lo sfruttamento di persone che le imprese editoriali non intendano avviare alla professione, eludendo la legge. L’Odg quindi, a fronte delle debite segnalazioni, non esiterà a sottoporre all’attenzione della magistratura e dell’Inpgi i casi in cui si configuri una violazione delle normative.