Odg Toscana perseguirà in tutte le sedi chi vìola la riservatezza degli atti
Alcune delibere di apertura di procedimento disciplinare emesse dal Consiglio di disciplina della Toscana sono state pubblicate sul proprio profilo Facebook da parte di chi, con un esposto, aveva dato origine al caso. Nel ricordare che gli atti del procedimento disciplinare, come esplicitamente affermato del Regolamento del Consiglio di disciplina della Toscana, sono atti riservati, averne dato pubblica diffusione è illegittimo ed è sanzionato dal codice sulla privacy (dlgs 196/2003 novellato a seguito dell'entrata in vigore del Regolamento Europeo GDPR). Esserne in possesso, in quanto nell'ambito del procedimento amministrativo è inevitabile che i soggetti interessati (sia incolpati che esponenti) siano destinatari di atti anche di natura riservata come la delibera di apertura del procedimento disciplinare, non ne consente in alcun modo la diffusione. L’averlo fatto rappresenta una lesione grave del prestigio e del decoro dell’Ordine dei giornalisti della Toscana. Ma non solo: l’apertura di un procedimento disciplinare non attesta l’esistenza di una violazione deontologica, che è da verificare proprio con la discussione del procedimento, e quindi la sua pubblicazione tesa a mettere in cattiva luce i giornalisti destinatari del provvedimento ne vìola i diritti. Per questo l’Odg della Toscana perseguirà in tutte le sedi coloro che violeranno la riservatezza degli atti.