Riforma legge 150: consegnato il documento conclusivo del gruppo di lavoro

Rendere gli uffici stampa al passo con i tempi e in grado di fornire servizi di qualità riformando la legge 150 sulla comunicazione: è l’obiettivo del gruppo di lavoro creato nei mesi scorsi dal Ministero della Funzione Pubblica sulla comunicazione della Pubblica Amministrazione e al quale ha partecipato anche l’Ordine Nazionale dei giornalisti.   Il documento conclusivo dei lavori del gruppo è stato consegnato in un incontro al quale ha partecipato anche la giornalista livornese Elisabetta Cosci, vicepresidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.   Come riportato nel sito di ODG, Elisabetta Cosci ha rimarcato alcuni aspetti del lavoro svolto dal gruppo, tra punti di forza e criticità, auspicando che il dialogo con il Governo prosegua.   Ecco le sue dichiarazioni:   “Va bene il dialogo con il governo e ringraziamo la ministra per l’attenzione e Sergio Talamo per aver coordinato il tavolo ma vi sono tuttavia alcune criticità che dovranno essere affrontate. Innanzitutto i tempi di lavoro del gruppo sono stati molto stringati; ovviamente c’è stata l’emergenza sanitaria, ma proprio per questo  si poteva prendere più tempo per  raccogliere e portare a sintesi le varie opinioni dei soggetti coinvolti, tra questi l’Ordine dei Giornalisti. Nel merito evidenziamo da una parte la valorizzazione delle competenze digitali e la possibilità anche per i giornalisti di ricoprire ruoli apicali nelle strutture di comunicazione, resta invece il rischio concreto di una progressiva marginalizzazione delle funzioni del giornalista nella pubblica amministrazione e dello stesso ufficio stampa che, abbiamo ricordato, deve essere sempre guidato da un giornalista.   Abbiamo ribadito il valore aggiunto in termini di deontologia e autonomia che i giornalisti possono portare all’informazione della  pubblica amministrazione, tenendo presente che già oggi il livello di preparazione e formazione digitale della categoria è di alto livello e dovrà continuare a crescere. Da questo punto di vista lo schema del documento finale presenta ancora numerosi aspetti non favorevoli e il rischio concreto che, soprattutto negli enti minori, i giornalisti possano essere penalizzati.   Ci auguriamo che il confronto e il dialogo proseguano sia nella fase di elaborazione del disegno di legge che in quella dell’iter parlamentare. Ribadiremo, con spirito costruttivo e di collaborazione, le nostre proposte affinché gli uffici stampa siano al passo con i tempi e in grado di offrire servizi di qualità nel rispetto dell’articolo 21 della nostra Costituzione e del diritto del cittadino ad essere correttamente informato.   Infine ricordiamo quanto sia urgente, anche alla luce di questa volontà di riformare e attualizzare la legge 150, valutare quanto prima una riforma più ampia della legge istitutiva dell’Ordine, che risale ad un periodo in cui internet non esisteva e il giornalismo era molto diverso da quello che è oggi. Come Ordine dei giornalisti abbiamo da tempo presentato una proposta di riforma della legge che allo stato dei fatti, per esempio, non ci permette di cambiare le modalità di accesso alla professione giornalistica”.

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