State of the Union 2022: Odg Toscana partner dell’evento europeo
Oltre 160 speaker da tutto il mondo per 3 giorni di incontri e dibattiti su temi fondamentali come sostenibilità, diritti e società: è l’edizione 2022 di State of the Union, la tre giorni promossa da European University Institute a Firenze dal 5 al 7 maggio. Per la prima volta l’Ordine dei giornalisti della Toscana sarà partner dell’evento europeo, grazie all’accordo tra Fondazione Odg Toscana e European University Institute: un’importante occasione per rilanciare il tema della libertà di stampa e della lotta alla disinformazione in un momento delicato come quello che l’Italia e l’Europa stanno attraversando. Ne abbiamo parlato con il consigliere della Fondazione di Odg Toscana, Marco Bastiani. 1. Per la prima volta Odg Toscana partecipa a State of The Union, perché questa decisione? M.B: "La pandemia e la guerra in Ucraina hanno messo ancora più in evidenza, se mai ce ne fosse stato bisogno, la necessità di una grande consapevolezza collettiva su quanto sia importante un’informazione accurata e indipendente per formare cittadini che poi siano in grado di effettuare scelte consapevoli. Sono anche i principi cardine dell’Ordine e della professione in genere, sui quali abbiamo trovato un terreno comune con l’Istituto Universitario Europeo, che ringrazio tantissimo per la sensibilità dimostrata. Orami è chiaro che la disinformazione, soprattutto sui social media, sia una vera e propria minaccia per l’Europa e per le democrazie liberali in genere. Abbiamo il dovere di fare tutto il possibile per arginarla". 2. In che modo Odg Toscana contribuirà all’edizione 2022 di State of the Union? M.B: "Ci stiamo impegnando a diffonderne i contenuti provando a coinvolgere maggiormente giornalisti toscani e media locali. I temi centrali di The State of The Union come lo stato di diritto, il funzionamento della giustizia, il ruolo della nostra società di fronte alle sfide poste dalle crisi globali sono nei fatti trattati quotidianamente dai giornalisti, eppure ci siamo accorti che questo importante momento di confronto è paradossalmente più seguito a livello internazionale che a Firenze e in Toscana, territorio che lo ospita ogni anno. Si tenga anche conto che The State of The Union è il primo passo di una collaborazione che la Fondazione presieduta da Giampaolo Marchini ha intenzione di estendere con l’Istituto Universitario Europeo anche in altri settori, come i corsi di formazione o gli strumenti di lavoro". 3. L’accordo fra Fondazione Odg Toscana e l’Istituto Universitario Europeo consentirà di rilanciare temi fondamentali per il giornalismo come libertà di stampa e lotta alla disinformazione, che si stanno dimostrando ancora più importanti visti gli eventi degli ultimi anni, tra pandemia e guerra in Ucraina: in che modo potete contribuire a rilanciarli? M.B: "Penso, ad esempio, al grande lavoro che l’Istituto sta facendo con EDMO, European Digital Media Observatory, la piattaforma che ogni giorno smaschera notizie false sulla guerra in Ucraina, rilanciando il fact checking effettuato dai media in tutta Europa. Credo sia nostra responsabilità farla conoscere il più possibile ai giornalisti e ai cittadini in genere. Per esempio, sapere subito che il movimento delle braccia dei corpi distesi di Bucha era il frutto di un’illusione ottica data da una goccia sul mezzo da dove sono state fatte le riprese, ci avrebbe risparmiato tante polemiche superficiali o strumentali di coloro che negavano i cadaveri sostenendo fossero pessimi attori quelli distesi al suolo… Alcuni gesti eclatanti ci fanno percepire quanto il tema della corretta informazione sia importante. Quando la giornalista russa Marina Ovsyannikova va in TV con un cartello per denunciare che quel TG è solo propaganda, mettendo a rischio la propria vita, diventa chiaro che è indispensabile spingere per un cambiamento culturale che inizi a considerare non accettabile la propaganda spacciata per verità. E occorre dotare i cittadini degli strumenti per smascherarla". 4. Libertà di stampa e lotta alle fake news sono tra le azioni che la Fondazione Odg Toscana sta portato avanti in questi anni con convinzione, attraverso iniziative, convegni e incontri: com’è possibile per un giornalista o per una Testata dare il proprio contributo? M.: "I giornalisti e le testate sono solo un mezzo, il tema della libertà di stampa riguarda tutti i cittadini. Diffondere notizie accurate e abituarsi a informarsi da fonti attendibili è un passo culturale di responsabilità collettiva. La Fondazione sarebbe lieta di lavorare insieme a tutti coloro che sentono il bisogno di per far valere questo principio di civiltà. Non lo dico solo ai giornalisti, ma a chi ha a cuore la libertà di stampa come singolo cittadino o a chi, come imprenditore, porta questo principio nei valori della propria azienda. Se Elon Musk è pronto a sborsare 44 miliardi per una piattaforma come Twitter in nome della libertà e non del business, significa che qualcosa culturalmente si sta muovendo. Se il Guardian digitale non ha paywall ma si mantiene anche con contributi volontari dei propri lettori devoti alla sua attività di giornalismo indipendente è il segno che questa consapevolezza sta crescendo. Difendere la libertà di stampa a tutti i livelli non farà bene solo al giornalismo, ci farà bene come cittadini". Odg Toscana promuoverà la tre giorni di State of the Union e seguirà l’evento attraverso i propri mezzi di comunicazione e quelli della Fondazione. Per conoscere il programma dell’edizione 2022 è possibile consultare il sito ufficiale.