Donne al centro: ad Empoli 2 giorni dedicati al tema delle donne

Due giorni dedicati al tema delle donne: è l’iniziativa "Donne al Centro. Eventi di ogni genere” in programma il 24 e 25 novembre, organizzata dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Empoli.   La manifestazione prevede un fine settimana di eventi tra tavole rotonde, convegni, mostre, spettacoli, con l'obiettivo di dare vita ad un momento di confronto sui temi dell'occupazione femminile, della sessualità ed educazione all'affettività ed infine della violenza di genere.   In particolare il 25 novembre, dalle ore 17 alle ore 19:00, è in programma al Palazzo delle Esposizioni, il convegno aperto alla cittadinanza “Combattere la violenza di genere”.   Durante il convegno si parlerà di violenza sulle donne, di femminicidio, degli strumenti a disposizione per aiutare le vittime e di come lavorare per la prevenzione di questi fenomeni.   Al convegno interverrà Silvia Motroni, segretaria dell’Ordine dei giornalisti della Toscana che affronterà il tema del rapporto tra violenza di genere e media, deontologia e rispetto delle differenze.   "Nel contrasto alla violenza di genere un ruolo determinante lo svolgono gli organi di informazione, ma spesso leggiamo una narrazione dei fatti infarcita di stereotipi – spiega Silvia Motroni, segretaria Odg Toscana – Titoli che richiamano l'amore dell'omicida per la vittima, riferimenti a depressione e/o raptus improvvisi, la gelosia come movente romantico, foto che ritraggono coppie sorridenti, sono tutti messaggi che contribuiscono a  creare intorno all'omicida un'aura di colpa minore, di comprensione benevola per atti  compiuti invece con premeditazione e, spesso, particolare efferatezza. Eppure sappiamo che nei casi di femminicidio quello che affiora in ogni episodio sono le violenze sistematiche che la donna subisce nel tempo dal proprio omicida, quasi sempre nell'ambito della cerchia familiare, degli amici o del lavoro. Anche nell'ultimo terribile caso dell'omicidio di Giulia Cecchettin, per giorni si è parlato di fuga romantica, di fidanzatino possessivo ma innamorato, anche quando le stesse dichiarazioni dei familiari facevano pensare al peggio. Noi giornalisti abbiamo una grande responsabilità che è quella di aiutare l'imprescindibile cambio culturale, senza il quale le donne continueranno ad essere vittime due volte, la prima per mano dei loro assassini e la seconda ad opera di una società che perpetua l'idea che la libertà femminile finisce dove vuole l'uomo. Come Ordine dei giornalisti siamo fortemente impegnati in questa battaglia culturale che passa anche dalle varie attività formative che portiamo avanti, rivolte ai nostri iscritti, a partire dall'uso di un linguaggio che tenga conto della differenza di genere, fino al superamento degli stereotipi tossici nella racconto della violenza sulle donne".   Ad alternarsi al microfono, oltre alla segreteria di Odg Toscana, saranno Marina Calloni, professoressa di filosofia politica e sociale all'Università di Milano-Bicocca, consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio al Senato, Rosa Barone, Presidente dell'Ordine degli Assistenti Sociali, Valeria Paganelli, Centro Aiuto donna Lilith e Maria Nella Lippi, Oxfam. Ingresso libero.  

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