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Carceri: “Carta di Milano” diventa protocollo deontologico

Approvata all'unanimità dal Cnog

La “Carta di Milano” a tutela dei diritti dei detenuti è stata approvata dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti nella seduta del 13 marzo e diventa quindi protocollo deontologico obbligatorio per tutti i giornalisti italiani.

Il documento del Cnog, approvato all'unanimità, fissa le regole fondamentali per tutelare nello stesso tempo i diritti dei detenuti e quelli dell'informazione.

La Carta di Milano era già stata approvata dal Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana nel 2012, insieme a Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Basilicata, Liguria, Sardegna e Sicilia. Nei mesi scorsi il presidente Carlo Bartoli aveva inoltre inviato una lettera ai direttori delle testate regionali per sensibilizzarli sul tema dell'informazione e delle carceri.

Nel documento approvato ieri da Cnog si ribadisce l'impegno a tutelare l'identità del detenuto che sceglie di parlare con i giornalisti, a usare termini appropriati nel caso in cui vengano assunte misure alternative al carcere, e soprattutto a garantire al cittadino prosciolto la completezza dell'informazione.

Il documento riguarda tutti i tipi di informazione, da quella cartacea a quella online, per la quale viene richiesta una particolare attenzione data la prolungata esposizione delle notizie su internet.

Il Cnog si è impegnato anche a inserire tra gli argomenti dell'esame di stato il tema tra informazione e realtà carceraria.

La violazione di queste regole comporterà, d'ora in avanti, l'avvio di provvedimenti disciplinari.


Notizia pubblicata il 15/03/13
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