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“Clessidra”, nuovo libro di poesie del giornalista Carlo Bagni Amadei

Per capire adeguatamente quest’opera - la “Clessidra” in cui è racchiuso ordinatamente ciò che l’autore, in modo diverso, significa in ogni poesia presente nella raccolta - è necessario in primo luogo riportarne la definizione che si può cosí sintetizzare: una specie di orologio meccanico - ante litteram - in cui la quantità d’acqua (o di sabbia) che da un vaso si versa in un altro è misura del passare del tempo. Dunque per comprendere con precisione e ancor meglio ciò che comunica il Bagni attraverso il suo concetto di tempo, è indispensabile in secondo luogo riferirci a un’altra definizione di clessidra: quella che ci viene proposta da alcuni poeti (e ne citiamo esplicitamente e in particolare due). Vediamo quel che dice a proposito dello strumento qui in esame Ungaretti: “Quel nonnulla di sabbia che trascorre/ dalla clessidra muto e va posandosi”. E Montale: “Una clessidra che non sabbia ma opere/ misuri e volti umani”. E sta nella sintesi di queste tre definizioni ciò che Carlo Bagni Amadei vuol significare: il suo “posarsi” attraverso la misura delle “opere” e dei “volti umani”, nel “tempo”, quando ormai la sabbia (o l’acqua) non ha piú quel valore che, nell’età giovanile, sembra assoluto.

Carlo Bagni Amadei ha una copiosissima produzione che è soprattutto qualitativamente rilevante; ma si può ritenere che queste poche ma scelte pagine, di cui si compone la presente raccolta, rappresentino il suo capolavoro.

Nato a Seravezza, Carlo Bagni Amadei è tornato a abitare nella sua terra natale dopo aver risieduto per molti anni a Cortona, dove ha svolto l’attività di docente di lettere. Vastissima la sua produzione che spazia dalla poesia alla narrativa, passando per la saggistica; per questa casa editrice ha pubblicato: Il tempo ritrovato (1998), Liriche e pensieri della semplicità mistica (1998), L’immagine blu (1999), I sogni riaffiorano dal mare (1999), Tra le correnti di fiumi blu (2000), Quando il cielo diventa blu (2002), L’arte del gigolò (2002). Giornalista oltre che scrittore e sodale di varie accademie, in ambito letterario ha ottenuto numerosi riconoscimenti: si ricordano in particolare il Premio Viareggio Shelley (1974) e il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri (1980).
Notizia pubblicata il 25/02/15
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