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Suicidio, serve maggiore attenzione. Le indicazioni dell'Odg toscano

Video intervista ai consiglieri Paolo Mori e Franca Selvatici

Come il giornalista deve trattare i casi di suicidio? E' stato questo uno dei temi affrontati nella seduta di venerdì 3 febbraio del Consiglio dell'Odg Toscana: nonostante infatti esitano norme deontologiche per il rispetto delle persone più deboli, non sempre queste vengono applicate correttamente.
“Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento degli esposti che segnalano violazioni deontologiche nel trattamento dei suicidi – spiega Paolo Mori segretario Odg Toscana – Per questo abbiamo deciso di mettere in atto iniziative per spiegare come il giornalista debba comportarsi nel trattamento di questa delicata materia”.
“A differenza di quanto avveniva sotto il fascismo, dove non si poteva parlare di suicidio perchè si doveva dare un'immagine felice della società, oggi è necessario affrontare questa tematica per un giornalista ma bisogna farlo nel rispetto della Carta dei Doveri e delle norme sulla privacy – aggiunge Franca Selvatici, consigliera dell'OdgToscana – Occorre saperne parlare in modo da non offendere la dignità della persona, da non ferire i familiari e non indurre fenomeni di imitazione”.
In particolare l'Odg Toscana ricorda di evitare di dare le generalità che consentano di identificare la persona che si sia tolta la vita, a meno di casi assolutamente straordinari, e di prestare la massima attenzione nel trattamento dei casi di suicidio di minori e di carcerati.
Paolo Mori e Franca Selvatici raccontano in un video presente sulla pagina facebook dell'Ordine dei giornalisti della Toscana i problemi legati al trattamento dei suicidi da parte dei giornalisti e danno alcune indicazioni.

Per vedere il video cliccare qui


Notizia pubblicata il 01/03/12
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