Distorsione della Shoa sui social media: consigli per giornalisti e operatori della comunicazione
Un seminario per aiutare i giornalisti e gli operatori dell’informazione a comprendere il fenomeno della manipolazione della storia della Shoa e diffondere strumenti per combatterla soprattutto nell’ambito dei social media: sarà questo il tema dell’incontro online in programma per il prossimo 6 LUGLIO alle 17.00. Ad organizzare l’incontro è il progetto Countering Holocaust Distorsion on Social Media, che si occupa proprio di combattere la disinformazione legata al fenomeno della Shoa. A confrontarsi con i partecipanti saranno Stefania Manca, Istituto per le tecnologie didattiche CNR e coordinatrice del progetto, e Silvia Guetta, Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università di Firenze. Abusi, scuse, travisamenti e manipolazioni della storia della Shoah si possono riscontrare a tutti i livelli della società: se ne possono trovare esempi nei governi che cercano di minimizzare la loro responsabilità storica, nei teorici della cospirazione che accusano gli ebrei di esagerare le loro sofferenze a scopo di lucro e negli utenti online che fanno uso di immagini e linguaggio associati alla Shoah per scopi politici, ideologici o commerciali che non hanno legami con la sua storia. Indipendentemente dalla sua forma, la distorsione della Shoah e i suoi potenziali effetti diretti o indiretti – antisemitismo, negazione della Shoah, miti cospirativi e nazionalismo estremo – hanno una dimensione e una rilevanza internazionale e pertanto richiedono una risposta internazionale. Per quanto riguarda i social media, se da un lato la loro ascesa ha permesso a individui e gruppi di connettersi a livello globale e di avere accesso istantaneo a informazioni e conoscenze, dall'altro hanno consentito l’esponenziale diffusione e la divulgazione di contenuti carichi d’odio, tra cui l'antisemitismo e la negazione e distorsione della Shoah. Il seminario nasce proprio per fare chiarezza e promuovere una riflessione consapevole sul tema. Eì rivolto a giornalisti, operatori dell’informazione e della comunicazione e mira a diffondere le conoscenze più recenti sul tema della rappresentazione distorta della Shoah, con particolare riguardo per le forme distorsive e di abuso rintracciabili sui social media. Per partecipare è necessario registrarsi, cliccando qui. L'incontro NON è valido per la formazione professionale dei giornalisti.