Formazione giornalisti: corsi su validità informazioni e diritto all'oblio con Antonio Rossano

Diritto all'oblio, manipolazione delle informazioni, fakenews, privacy: sono tante le tematiche con le quali un giornalista deve fare i conti nell'era digitale. Per orientarsi in questa materia, la Fondazione dell'Ordine dei giornalisti della Toscana ha organizzato 4 corsi di formazione con il giornalista Antonio Rossano.   Laureato in Culture Digitali e della Comunicazione all'Università Federico II di Napoli e fondatore dell'agenzia di comunicazione Interskills, Antonio Rossano è esperto nel settore della comunicazione e del giornalismo digitale, ed è collaboratore di testate quali Espresso, e Wired oltre ad essere presidente dell’ente no profit Media Studies.   I corsi, previsti per l'inizio 2020 e rinviati a causa del Covid 19, si terranno a settembre e ottobre. Con Antonio Rossano abbiamo parlato di alcune delle tematiche che saranno affrontate durante le lezioni.   Antonio Rossano, quanto è importante per un giornalista conoscere le tecniche di manipolazione delle informazioni su internet? A.R. “Viviamo in un mondo che non contiene più quella distinzione che inizialmente, più o meno tutti, operavamo tra “reale” e “digitale”. Oggi la nostra vita è “onlife”, termine coniato dal filosofo Floridi e che sta ad indicare l'inscindibilità di questi ambienti. Siamo tutti fatti di carne ed ossa e tutti usiamo strumenti e comunicazioni digitali ed attraverso essi ci rappresentiamo, identifichiamo, proviamo e causiamo sensazioni, emozioni e, perché no, frustrazioni e dispiaceri.   Questo è il nostro mondo ed è importante avere la capacità di comprenderne le dinamiche ed il funzionamento. Per un giornalista che ha tra gli obiettivi della sua professione quello di raccontare un mondo il più possibile veritiero e comprensibile, questa conoscenza è imprescindibile. Riuscire a distinguere una notizia artatamente contraffatta o anche semplicemente inesatta dovrebbe essere una delle competenze che ogni giornalista ha nella sua “borsa degli attrezzi”.   Nei tuoi corsi parlerai anche di bias cognitivi: cosa sono e perchè è importante conoscerne i meccanismi di funzionamento? A.R “I bias cognitivi esistono da sempre e sono uno dei meccanismi di semplificazione con cui il nostro cervello approccia la realtà, produce e acquisisce informazioni. Uno di questi è la convinzione che quello che discutiamo e riteniamo giusto tra i membri di un gruppo di cui facciamo parte sia la “verità”, come accadeva, per esempio, “dal vivo” nel circolo di un partito o nel club dei tifosi di una squadra. Probabilmente il partito di cui facevamo parte non era proprio così giusto come credevamo o la squadra per cui tifavamo non era realmente così forte, ma lo stare insieme e respirare le stesse tensioni ci faceva pensare che quelle fossero le scelte migliori e che altre possibilità fossero tutte sbagliate.   Con Internet e la potenza comunicativa e di amplificazione dei social media, i gruppi all’interno dei quali scorrono informazione e disinformazione, sono molto grandi, migliaia o anche centinaia di migliaia di individui e, queste convinzioni o pregiudizi, possono generare effetti anche rilevanti sulla società. L'individuazione di questi meccanismi, per un giornalista è fondamentale nella comprensione di ciò che accade, viene narrato e percepito dalle persone e quindi dai lettori ed anche per individuare fake news ed informazioni non corrette".   Internet è una delle principali fonti di notizie per i giornalisti ma non mancano casi di fake news: qualche consiglio per difendersi? A.R. “Il consiglio, per tutti, è sempre verificare le fonti. Per i cittadini il processo dovrebbe essere più semplice: leggere da fonti riconosciute, giornali, tv e radio. Per i giornalisti il consiglio è di formarsi le giuste competenze per riconoscere le fonti e le notizie veritiere da quelle false.   Purtroppo, il mondo dell’informazione oggi è molto “turbolento” e veloce ed anche ai cittadini che si approvvigionano presso fonti ritenute affidabili, a volte vengono fornite informazioni non corrette. Per questo, mai come oggi, vi è uno spazio enorme per un giornalismo competente, autorevole e di qualità”.   Il diritto all'oblio è un tema fondamentale per la professione: come far convivere diritto di cronaca e diritto alla privacy? A.R. “Il diritto all’oblio è un diritto fondamentale del cittadino in quanto attiene all’autodeterminazione della propria identità sociale. Un cittadino che ha commesso in passato errori e pagato il relativo prezzo alla società, ha il diritto che i propri errori non vengano continuamente, riproposti. Tuttavia esistono casi e situazioni dove l’interesse pubblico è prioritario e le informazioni non debbono essere rimosse. Nella famosa “borsa degli attrezzi” del giornalista deve esserci la competenza di sapere quando il diritto all’oblio è prioritario, quali sono obblighi e possibilità, come prevede anche il nostro Testo Unico dei doveri del giornalista”.   I 4 corsi con Antonio Rossano, tutti gratuiti, si terranno il 24 settembre e il 22 ottobre, a Firenze e Pisa, con il seguente calendario:   La validità delle informazioni: bias cognitivi, manipolazioni massive, social network Le distorsioni e i bias: dalla filbert bubble al confimation bias; le manipolazioni massive: inauthentic behavior, cambridge analytica e altre storie; i social network e le contromisure alle fake news; come navigare, senza affondare, in questo strano mare   24 settembre 2020 Firenze 10-13 – Confindustria Via Valfonda 9 Pisa 15.30-18.30 – Officine Garibaldi   Il diritto all’oblio dentro e fuori l’UE: norme, operatività, dati Il quadro normativo-giurisprudenziale, dalla sentenza Costeja alla sentenza della causa C-507/17. Diritto all’informazione vs diritto all’autodeterminazione della propria identità sociale. I referenti istituzionali: dalla Corte di Giustizia europea al Garante per la privacy. Deindicizzazioni, le regole. Richieste di deindicizzazione, dati statistici   22 ottobre 2020 Firenze 10-13 – Confindustria Via Valfonda 9 Pisa 15,30-18,30 – Officine Garibaldi   La partecipazione a ciascun dei corsi consente di ottenere 3 crediti validi per la formazione professionale dei giornalisti. Iscrizioni tramite piattaforma Sigef.   ATTENZIONE: i giornalisti già iscritti a questi corsi sono stati inseriti nelle nuove date e non devono quindi registrarsi nuovamente. Qualora non fosse possibile partecipare alle nuove date, sarà necessario cancellarsi.

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