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"E' l'agenzia, bellezza! Storia, teoria e tecnica del giornalismo d’agenzia”

II^ edizione (quasi interamente rifatta), del libro di Cesare Protettì e Stefano Polli

Non mancano certo storie e curiose esperienze di giornalisti toscani nella nuova edizione del libro “E’ l’agenzia, bellezza!, Storia, teoria e tecniche del giornalismo d’agenzia”, di Cesare Protettì e Stefano Polli (Istimedia edizioni). 
 
Il pezzo forte è il paragrafo dedicato all’alluvione di Firenze del 4 novembre 1966, quando lo Stato era “chiuso per festività”. Tra i protagonisti Dante Nocentini, allora capo della redazione fiorentina dell’Ansa, e Marcello Cambi, capo del servizio fotografico.
 
Nocentini per tutta la notte era andato su e giù per i lungarni guardando l’acqua dell’Arno che continuava a salire. Quando l’Arno prese a tracimare Nocentini era nel posto giusto e inseguito dall’acqua  che avanzava in corso dei Tintori, si mise a correre verso la sede  dell’Ansa, in via dei Pucci, salì trafelato le scale e diede la notizia, primo al mondo. Marcello Cambi, il primo giornalista responsabile del servizio fotografico come redattore capo, era invece in viaggio di nozze a Cannes. Su un giornale vede le foto di piazza d’Azeglio trasformata in un lago. Piazza Santa Croce, le sue strade, le facce della sua Firenze. Ha un groppo in gola e dice alla moglie: Amore, dobbiamo partire subito”. A Firenze trovano la loro casa semisommersa: “peccato per i nostri regali di nozze, finiti in Arno”. Per molte ore a Roma, non si capì la tragedia che viveva la città. 
 
Alcuni degli episodi raccontati nel libro sono divertenti, altri drammatici, altri curiosi. Tutti hanno un filo conduttore: la prontezza e la determinazione di chi, spesso, è da solo sulla prima linea della notizia e deve decidere in pochi secondi su notizie esplosive. E’ successo nel 1989 a Riccardo Ehrman per la notizia della caduta del muro di Berlino e più recentemente (2013) a Giovanna Chirri per le “dimissioni” di papa Ratzinger, solo per fare due esempi famosi.
 
Il libro, una sorta di vera e propria enciclopedia della materia, non è ricco solo di aneddoti ma spiega come è nata e si è sviluppata – dal 1935 ad oggi - l’informazione di base di qualità, quella delle agenzie di informazione di tutto il mondo. 
 
Viene esaminato anche quello che c’è prima della notizia: la fatica e le difficoltà del giornalista d’agenzia che deve spesso lavorare di “badile, bussola e setaccio”, come scrive Giulio Anselmi nella prefazione, prima di scovare e diffondere una vera notizia nel mare magnum dei fatti che accadono ogni giorno. 
 
Un’ampia sezione del libro inoltre è dedicata alla fotografia e alle videoriprese, altri modi di fare giornalismo e testimonianza. Ricco l’indice dei nomi. Utili le appendici con le norme di scrittura e di linguaggio, le norme sul diritto d’autore e gli accorgimenti per un uso corretto delle agenzie straniere.
 
 
 
STEFANO POLLI
Dal 2014 vice direttore dell’ agenzia Ansa. E’ stato inviato di guerra, ha seguito i maggiori eventi internazionali e l’attività dei presidenti della Repubblica italiana, dei presidenti del Consiglio e dei ministri degli esteri. E’ autore di libri sull’Europa e di un romanzo “Oltre il mare’’ (2012).
CESARE PROTETTI’
Vent’anni all’Ansa (Scientifico, Politico-Parlamentare, Cronache Italiane, Diplomatico, Servizio Centrale), altri dieci ad ApBiscom da caporedattore centrale. Poi, fino al 2016, è stato direttore professionale del Master di Giornalismo della Lumsa. E’ autore o coautore di una decina di libri.

Notizia pubblicata il 01/10/21
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