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II^ edizione del Premio Nazzareno Bisogni per i giornalisti under 35

CGIL Toscana, Odg Toscana e AST: “Mantenere vivo il ricordo di una figura di riferimento”

Al via la II edizione del premio giornalistico Nazzareno Bisogni, promosso da Cgil Toscana in collaborazione con Associazione Stampa Toscana ed il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana.
 
Il premio è dedicato alla figura di Nazzareno Bisogni, giornalista e storico addetto stampa della Cgil Toscana, scomparso nel 2022. L’obiettivo è incoraggiare la formazione e riconoscere l’attività di giovani giornalisti/e di carta stampata, online, radio e televisione in Toscana.
 
Nazzareno è stato un vero punto di riferimento per tutti noi - commenta Giampaolo Marchini, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana - Questo premio è un modo di valorizzare l’attività di giovani giornalisti e giornaliste e allo stesso tempo di ricordare il professionista e l’uomo, una persona stimata e benvoluta. L’anno scorso fu molto emozionante premiare in suo nome giovani giornalisti e giornaliste”.
 
Al premio possono partecipare infatti giornalisti e giornaliste che alla scadenza del bando non abbiano ancora compiuto 35 anni di età.
 
E’ possibile partecipare con inchieste/articoli su temi civili, sociali, economici e culturali inerenti la Toscana, e pubblicati su media toscani nel 2023. Due le sezioni: “Lavori testuali” e “Servizi Audio Visivi”. I lavori possono essere inviati fino al 31 dicembre 2023. Il vincitore di ognuna delle due sezioni riceverà un premio di 2mila euro. 
 
Il bando completo è disponibile sul sito di Cgil Toscana.
 
Nazzareno è stato un amico e un compagno, ci manca tantissimo ma è un po’ come se fosse ancora qui con noi, a discutere di come raccontare una mobilitazione o una vertenza - aggiunge Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana - Il premio a suo nome è il modo con cui vogliamo ricordarlo tutti insieme e far conoscere ai giovani giornalisti e alle giovani giornaliste un esempio di umanità e professionalità”. 
 
Ricordare il nome di Nazzareno per noi è un impegno, era l’anello di congiunzione tra la Cgil e il sindacato giornalisti, è stato un grande professionista che ha dato tanto alla nostra categoria e ha portato in Cgil l’essenza della professione - conclude Sandro Bennucci, presidente Assostampa Toscana - La sua missione è stata fondamentale nei due ruoli che ha svolto con grande volontà e umanità”.
 
Lo scorso anno il Premio venne assegnato ai giornalisti Andrea Vivaldi, Iacopo Nathan, Deborah Canocchi e Stefano Rossi premiati in una cerimonia al PalaCongressi di Firenze.
 
 
 
CHI ERA NAZZARENO BISOGNI
 
Punto di riferimento per la Cgil Toscana, per la stampa regionale, per il sindacato. Una voce inconfondibile nel racconto delle vicende sindacali e del mondo del lavoro in Toscana. Una persona intelligente, curiosa, ironica, aperta, dal grande cuore. Un militante, nel senso più ampio del termine, appassionato nella difesa dei diritti e della giustizia sociale, pronto a indignarsi di fronte a ogni ingiustizia. Nazzareno Bisogni ha fornito ai colleghi e alle colleghe più giovani non solo un limpido esempio di impegno professionale e di passione civile/sociale, ma li/le ha anche aiutati/e costantemente nell’approccio alla professione, supportandoli/le a livello sindacale, incoraggiandoli/le nel momento delle scelte e sostenendoli/le nello sviluppo della carriera. 
 
Originario dell’Umbria, dove era nato il 26 gennaio 1949 a Montone (Perugia), Nazzareno Bisogni ha sviluppato la sua carriera giornalistica e professionale a Firenze, cominciando dall’emittenza libera di Radio Centofiori e proseguendo con la tv Teleregione. Per oltre 20 anni ha diretto l’ufficio stampa della Cgil regionale Toscana. E’ stato componente del consiglio direttivo dell’Associazione Stampa Toscana, nonché vicepresidente dell’organizzazione; aveva fatto parte della giunta esecutiva del consiglio nazionale della Federazione della Stampa. Assoluto punto di riferimento per i giornalisti, mass media e istituzioni della Toscana, in particolare riguardo alle vicende sindacali e del mondo del lavoro, a cui ha dedicato larga parte della sua esistenza. Infinite sono state le sue battaglie in difesa dei colleghi.

Notizia pubblicata il 03/11/23
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