News Generiche

Liti temerarie e diffamazione: la denuncia di FNSI sulla riforma in discussione al Senato

Rischio di snaturare il senso dei provvedimenti

Di seguito riportiamo la nota diffusa da FNSI - Federazione Nazionale della Stampa Italiana sui disegni di legge in merito alle liti temerarie e alla diffamazione a mezzo stampa in discussione al Senato.
 
 
Ddl diffamazione e liti temerarie, Fnsi: «Vogliono annacquare la riforma»
"L'esame in aula al Senato dei ddl sulle liti temerarie e la riforma della diffamazione a mezzo stampa, che comincerà domani, rischia di trasformarsi in una beffa per i giornalisti. Le riforme, il cui obiettivo è quello di sanzionare chi promuove azioni giudiziarie temerarie contro i giornalisti e cancellare il carcere per i cronisti, rischiano di esserlo soltanto di facciata. Nelle ultime ore, infatti, ha ripreso corpo quel partito trasversale agli schieramenti che punta a imbavagliare i giornalisti e gli organi di informazione". Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana.
 
"Anche fra le forze di maggioranza – proseguono – c'è chi sta lavorando alacremente per ridurre al minimo le sanzioni contro chi, attraverso querele e richieste di risarcimento danni, punta a impedire ai giornalisti di fare il loro lavoro, stravolgendo il senso della proposta presentata dal senatore Primo Di Nicola. Allo stesso tempo, si aumentano le sanzioni pecuniarie a carico di giornalisti ed editori in caso di diffamazione. La volontà di colpire giornalisti e organi di stampa è palese. Se c'è qualcuno, anche nella maggioranza di governo, che spera di far passare sotto silenzio quello che è un chiaro attacco al diritto di cronaca, approfittando dell'emergenza sanitaria, si sbaglia. Qualsiasi colpo di mano troverà, anche in questa fase, una ferma presa di posizione".
 
 

Notizia pubblicata il 26/10/20
Stampa Pagina Stampa questa pagina

< Torna all'indice