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Uffici stampa, perché per la PA è fondamentale saper comunicare bene. Il ruolo centrale di giornalisti formati e preparati

Intervista a Michele Taddei, vicepresidente Odg Toscana, sul corso che partirà in autunno.

Una formazione mirata alla creazione di professionisti della comunicazione per la Pubblica Amministrazione: è l’obiettivo del corso “Conoscere e comunicare la Pubblica Amministrazione” promosso da Fondazione Odg Toscana con le Università di Firenze, Siena e Pisa e il Centro Studi Enti Locali.
 
Il corso, presentato nelle scorse settimane, partirà in autunno e si articolerà in 5 moduli, per un totale di 60 ore di formazione online, affidate a docenti universitari e giornalisti, tra cui alcuni specializzati proprio nel settore della comunicazione pubblica.
 
Un corso importante visto il valore assunto dalla comunicazione nella società moderna e dal ruolo dell’addetto stampa, come spiega in questa intervista Michele Taddei, vice presidente di Odg Toscana.
 
Com’è nata l’idea di questo corso?
È nata dalla consapevolezza, ormai pacifica, che la comunicazione pubblica in questo ultimo ventennio si è notevolmente evoluta, assumendo un’importanza sempre maggiore nelle nostre società, Tuttavia, di pari passo a questo ruolo sempre maggiore, non ha corrisposto un percorso formativo professionale specifico per chi si occupa di questo settore. E tanti colleghi hanno dovuto far fronte con la pratica prima che con un’adeguata preparazione a svolgere ruoli sempre più cruciali, delicati, dall’addetto stampa al portavoce.

Da queste considerazioni, è nata l’idea di organizzare, nell’ambito della formazione professionale, un corso di alta formazione che mettesse in rete docenti per spiegare il nuovo e delicato ruolo della comunicazione pubblica e professionisti del settore in grado di trasmettere le proprie esperienze
”.
 
A chi è stata affidata la docenza del nuovo corso?
Oltre ai docenti indicati dalle tre università coinvolte e del Centro studi enti locali che interverranno ognuno nel proprio specifico campo di ricerca e specializzazione, mi preme qui ringraziare i colleghi che hanno accettato di dedicare il loro tempo alla formazione e che grazie alle loro esperienze possono aiutare tanti giovani a intraprendere questa specializzazione nell’ambito della professione giornalistica, come Giovanni Carta, capo ufficio stampa del Comune di Firenze, Marco Agnoletti, oggi direttore Jump Media ma con ruoli di primo piano a livello nazionale, Marco Mancini, responsabile media relations del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, Gianni Trovati de Il Sole 24 Ore, Giorgia Bentivogli, dell’agenzia Ansa.

A loro si è da poco aggiunta, e mi fa molto piacere, Francesca Maffini, capo ufficio stampa del Ministero della Ricerca e dell’Univeristà. E mi auguro che altri se ne aggiungeranno nelle prossime settimane, a dimostrazione che c’è la piena disponbilità dei colleghi a mettersi a disposizione per la crescita di un settore che nel futuro può essere occasione di occupazione per tanti giornalisti purchè adeguatamente professionalizzat
i”.
 
Quanto è importante oggi il ruolo dell’addetto stampa per una Pubblica Amministrazione?
Direi che è e sarà sempre più fondamentale e centrale. L’ufficio stampa, lo sappiamo, è fonte primaria di informazione e l’addetto stampa, che per legge deve essere un iscritto all’Ordine dei Giornalisti, ne è il responsabile. Per citare l’OCSE, che di recente ha realizzato un report sulla comunicazione pubblica nel mondo, oggi solo il 51% dei cittadini dei paesi democratici dice di fidarsi del proprio Governo, e questo spiega meglio di tante parole quanto sia fondamentale riuscire a lavorare per far sì che la comunicazione pubblica della PA sia sempre più efficace e trasparente.

Oggi l’addetto stampa si trova a fare i conti con nuovi strumenti e scenari che deve saper gestire al meglio; non si tratta di avere solo rapporti con i media ma di saper veicolare direttamente le informazioni al pubblico, ad esempio attraverso l’utilizzo di strumenti come siti internet e social media. Ci vuole un’elevata professionalità ma anche consapevolezza del ruolo e rispetto della deontologia. Non a caso la stessa OCSE ha inserito tra gli obiettivi dei prossimi anni proprio la formazione del personale nella comunicazione
”.
 
A questo proposito è in programma anche l’organizzazione di un convegno dedicato a questo tema?
Si, stiamo lavorando come Ordine e Fondazione dei Giornalisti a una giornata di studio su queste tematiche, in particolare il tema disinformazione e la lotta alle fake news. Vorremmo farlo a Firenze nei prossimi mesi. Del resto, Odg Toscana, da anni, è attivo su questo tema, con corsi e convegni dedicati ma oggi più che mai è un argomento che non riguarda solo il nostro settore dell’informazione ma quello della stessa vita democratica del Paese”.
 
Il corso “Conoscere e comunicare la Pubblica Amministrazione” è diviso in 5 moduli: 18 ore saranno curate da Odg Toscana e saranno gratuite per i giornalisti.
Per la partecipazione agli altri moduli sono previsti forti sconti. Il corso è valido per la formazione professionale.
 
Per maggiori informazioni, consulta la pagina dedicata.

Notizia pubblicata il 21/07/22
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