Odg e Ast: insulti sui social e striscioni, basta con le aggressioni ai giornalisti
Non si ferma la campagna di intimidazione e di aggressione ai giornalisti, che solo negli ultimi mesi ha fatto registrare gravi episodi ai danni di cronisti e fotoreporter: nel giro di poche ore, a Firenze, i colleghi sono stati fatti oggetto di minacce intollerabili. Su Facebook, a commento di un articolo del Corriere Fiorentino sul rischio assembramenti in questo periodo di lotta serrata alla pandemia alcuni commenti hanno definito i due colleghi autori del servizio “terroristi”, invitando a “bucargli il cranio”. Associazione Stampa Toscana e Ordine dei giornalisti della Toscana, nell’esprimere solidarietà piena ai colleghi del Corriere Fiorentino e al Comitato di redazione, si riservano di segnalare l’accaduto, cosi come per altri analoghi recentissimi casi di minacce, alla Polizia delle Comunicazioni. Uno striscione vicino allo Stadio Franchi, con la scritta “Giornalisti fiorentini, il vostro squallore non conosce confini”, firmato Aficionados Curva Fiesole, è stato affisso nel giorno successivo alla secca risposta di Associazione Stampa Toscana, Ussi Toscana-Unione Stampa Sportiva Italiana e Ordine dei Giornalisti della Toscana ad un delirante comunicato di Atf che accusava i giornalisti, tra l’altro, di diffondere notizie false. Le Organizzazioni dei giornalisti toscani hanno già segnalato l’episodio alle forze di polizia e invitato l’ Ac Fiorentina ha prendere pubblicamente le distanze dall’accaduto. “Non saranno ne’ le notturne manine ignote della vernice spray, ne’ i deliri di qualche leone da tastiera a fermare il lavoro quotidiano, minuzioso, serio e professionale dei giornalisti”, affermano il presidente dell’Associazione Stampa Toscana Sandro Bennucci ed il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana Carlo Bartoli, i quali ringraziano Prefetto e Questore di Firenze per l'attenzione prestata agli episodi segnalati. E rivolgono un appello alle Istituzioni, e alla Fiorentina stessa, perché venga mantenuta alta la vigilanza al fine di consentire l’esercizio del principio cardine della libertà d’informazione e ai cittadini perché isolino e denuncino ogni tentativo di limitarla attraverso l’intimidazione nei confronti di chi quella libertà la difende ogni giorno con il proprio lavoro.