Premio Letterario Carlo Levi 2016 a Nicola Coccia
Il collega Nicola Coccia ha vinto il Premio nazionale Carlo Levi 2016 con il libro “L’arse argille consolerai: Carlo Levi dal confino alla Liberazione di Firenze attraverso testimonianze, foto e documenti inediti”, pubblicato da Edizioni Ets.
Il volume, frutto di sei anni di ricerche sul campo, ma anche negli archivi di mezza Italia, racconta la vita di Carlo Levi dal confino alla Liberazione di Firenze.
L’antifascista torinese approdò nel capoluogo toscano nel 1941. Doveva restarci un mese. Si fermò invece per 4 anni. In casa di Anna Maria Ichino , in piazza Pitti, Carlo Levi scrisse uno dei capolavori del ‘900. “Cristo si è fermato a Eboli”. Fra il 1938 al 1944 nell’abitazione di Anna Maria Ichino trovarono rifugio decine di partigiani, ebrei, studenti e intellettuali.
La casa diventò anche la sede clandestina della Commissione Stampa del Comitato di Liberazione. Qui venne preparato il giornale del CTLN “La Nazione del popolo”, diretto da Carlo Levi. Il volume, alla sua terza ristampa, ha suscitato molto interesse e per questo motivo è stato acquisito dalle biblioteche universitarie di Zurigo, Toronto, Tokyo, New York, Illinois, New Jersey, California, Indiana, Rhode Island, e Austin (dove c’è il manoscritto del Cristo) Texas.
Il libro “L’arse argille consolerai: Carlo Levi dal confino alla Liberazione di Firenze attraverso testimonianze, foto e documenti inediti” ha vinto il Premio Carlo Levi per la saggistica, mentre Appia di Paolo Rumiz lo ha vinto per la sezione narrativa.
Negli anni passati il prestigioso riconoscimento era stato assegnato a Dacia Maraini, al regista Francesco Rosi, Vincenzo Cerami, Ariel Toaf, Alberto Bevilacqua, Gerardo D’Ambrosio, Giuseppe Pontiggia, Michele Prisco, e Stefano Rodotà.