Comunicati Stampa

Par condicio: come applicarla nell'informazione e comunicazione politica

Tante le domande al convegno organizzato da Odg e Corecom Toscana

Come regolare informazione e comunicazione politica durante il periodo elettorale nell'emittenza locale e non solo: è stato questo l'argomento al centro del convegno “Tempo di Elezioni: par condicio nelle radio e tv della Toscana” che si è tenuto sabato 19 gennaio nella Sala Fallaci della Provincia di Firenze, organizzato da Ordine dei Giornalisti della Toscana e Corecom.
 
“Obiettivo dell'incontro era quello di dare informazioni dettagliate ai giornalisti sull'attuazione di una legge complessa come quella della par condicio e nello stesso tempo, avere l'aiuto delle testate per diffonderne la conoscenza” ha spiegato Sandro Vannini, presidente di Corecom Toscana, organismo che, tra le varie funzioni, tutela l'attuazione della legge sulla Par Condicio a livello locale.
 
Dopo una breve introduzione del vicepresidente del Corecom, Giancarlo Magni, e del direttore di RTV 38, Francesco Selvi, i tecnici di Corecom hanno illustrato gli aspetti più importanti della legge n. 28 del 22 febbraio 2000 che regola la comunicazione politica, i messaggi autogestiti e i programmi di informazione, in periodo elettorale: sono state proiettate slides riassuntive e diffuso un opuscolo informativo. 
 
Tante e varie le domande dei giornalisti intervenuti: dai chiarimenti sull'applicazione delle norme per i Mag (messaggi autogestiti gratuiti), ai comportamenti da tenersi durante le interviste agli amministratori, a quello degli uffici stampa degli enti pubblici.
 
“La legge sulla par condicio si applica alla comunicazione e all'informazione dell'emittenza locale in modo diversificato a seconda della natura delle trasmissioni: mentre nei programmi di comunicazione politica la parità tra i candidati alle elezioni deve essere assoluta, nei programmi di informazione si deve seguire il principio generale del pluralismo – – hanno spiegato Cinzia Guerrini e Giacomo Amalfitano di Corecom Toscana – Per quanto riguarda invece gli enti pubblici, questi devono interrompere ogni forma di comunicazione istituzionale, ad eccezione di quella indispensabile e comunque svolta in forma impersonale.”
 
“La par condicio è fondamentale per tutelare il diritto del cittadino a farsi un'opinione completa e corretta delle posizioni delle forze in campo durante una campagna elettorale. In questo senso – ha spiegato Carlo Bartoli, presidente di Odg Toscanache nei giorni scorsi aveva diffuso anche un videomessaggio – lo spirito della legge coincide con l’impronta etica che deve avere la nostra professione e con le norme deontologiche che ci siamo dati in questi anni. Una corretta informazione in politica è una delle condizioni essenziali della democrazia”.
 
Il dibattito è servito anche a mettere in luce alcune criticità della legge sulla par condicio, come ad esempio la mancanza di regolamentazione per quanto riguarda internet: in questo caso la par condicio si applica solo alle testate registrate, che ricadono così nel settore della carta stampata.
 
All'incontro ha partecipato una buona rappresentanza di giornalisti e di proprietari delle emittenti televisive e radiofoniche locali. Presenti anche il vice presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana Michele Taddei e i consiglieri del Corecom Letizia Salvestrini e Renato Burrigana.
 
Per avere maggiori informazioni sull'applicazione della par condicio è possibile consultare il sito di Corecom Toscana

In allegato pubblichiamo anche alcune slides che intendono essere solo una SINTESI. E' necessario quindi non prenderle a riferimento rispetto al file della normativa consegnato all'iniziativa. 
 

Allegati

Scarica Allegato Download scarica le slides di sintesi

Notizia pubblicata il 21/01/13
Stampa Pagina Stampa questa pagina

< Torna all'indice