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- Situazione patrimoniale al 31.12.2018
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- Conto Economico al 31.12.2018 Fondazione
- Bilancio preventivo 2019 Fondazione
- Relazione collegio revisori dei conti della Fondazione
- Relazione Tesoriere della Fondazione
Complessivamente gli oneri fiscali sono stati di Euro 17.038,79.
A tal proposito riteniamo che lo stesso Consiglio debba insistere e proseguire su questa linea. Il Collegio prende atto che, a partire dal 2018, il Consiglio dell’Ordine ha stanziato a preventivo 50.000 euro per la costituzione della
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Rapporto del Collegio dei Revisori ai bilanci consuntivo 2015 e preventivo 2016
Cari Colleghi,
il bilancio consuntivo al 31.12.2015 si conclude in pareggio dopo avere effettuato
le seguenti rettifiche al conto ordinario di gestione:
– accantonamento al Fondo acquisto sede Euro 18.986,07
– accantonamento al Fondo svalutazione crediti Euro 2.500,00
– accantonamento al Fondo spese per elezioni Euro 10.000,00
– ammortamenti Euro 3.552,98
– accantonamento indennità fine rapporto Euro 9.240,07
per un totale di Euro 44.279,12 che rappresenta il risultato della gestione dell’esercizio 2015.
Tra il bilancio preventivo e il bilancio consuntivo del 2015 sono intercorse le variazioni rappresentate nel prospetto di confronto le cui risultanze sono depositate in Segreteria. Evidenziamo che nel 2015 la tendenza è stata quella di continuare nell’opera di riduzione delle spese già avviata negli anni precedenti.
L’imposizione fiscale dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana diretta del 2015 è costituita dall’IRES, la cui base di calcolo è la risultante del bilancio, dall’IMU, calcolato sulla base del valore catastale dell’immobile adibito a sede di proprietà, e dall’IRAP, la cui base di calcolo è rappresentata pressoché integralmente dall’ammontare del costo del personale. Complessivamente gli oneri fiscali sono stati di Euro 14.180,00.
L’andamento delle quote di competenza dell’esercizio, in virtù delle nuove iscrizioni, è stato minore di quanto previsto nel bilancio preventivo per il 2015 per un ammontare di Euro 3.300,00.
Il portafoglio titoli, nel quale sono inseriti titoli di Stato ed Enti Pubblici, in conformità alle funzioni di preservazione del patrimonio dell’Ordine, è esposto nella situazione patrimoniale per un importo pari a Euro 168.861,60. In certificati di deposito sono investiti inoltre € 65.000,00.
Nel complesso la gestione si manifesta equilibrata sia per la ordinaria amministrazione che verso gli impegni contrattuali con il personale, il cui Fondo TFR risulta di Euro 144.905,54 ed accantonato presso l’INA assicurazioni per un importo di Euro 134.492,85.
Il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana ha proseguito, nell’anno 2015, nella politica oculata di contenimento delle spese come dimostra il risultato economico di esercizio. A tal proposito riteniamo che lo stesso Consiglio debba insistere e proseguire su questa linea.
Esprimiamo quindi all’Assemblea parere favorevole al Bilancio consuntivo 2015 e al Bilancio preventivo 2016, i cui criteri ispiratori ci trovano concordi e Vi invitiamo ad approvare entrambi i documenti.
I Revisori
Andrea Sbardellati
Nicola Coccia
Omero Cambi
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Rapporto del Collegio dei Revisori ai bilanci consuntivo 2014 e preventivo 2015
Cari Colleghi,
il bilancio consuntivo al 31.12.2014 si conclude in pareggio dopo avere effettuato
le seguenti rettifiche al conto ordinario di gestione:
– accantonamento al Fondo acquisto sede Euro 29.276,68
– accantonamento al Fondo svalutazione crediti Euro 2.500,00
– accantonamento al Fondo spese per elezioni Euro 2.500,00
– ammortamenti Euro 4.023,44
– accantonamento indennità fine rapporto Euro 9.237,12
per un totale di Euro 47.537,24 che rappresenta il risultato della gestione dell’esercizio 2014.
Tra il bilancio preventivo e il bilancio consuntivo del 2014 sono intercorse le variazioni rappresentate nel prospetto di confronto le cui risultanze sono depositate in Segreteria. Evidenziamo che nel 2014 la tendenza è stata quella di continuare nell’opera di riduzione delle spese già avviata negli anni precedenti.
L’imposizione fiscale dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana diretta del 2014 è costituita dall’IRES, la cui base di calcolo è la risultante del bilancio, dall’IMU, calcolato sulla base del valore catastale dell’immobile adibito a sede di proprietà, e dall’IRAP, la cui base di calcolo è rappresentata pressoché integralmente dall’ammontare del costo del personale. Complessivamente gli oneri fiscali sono stati di Euro 14.462,90.
L’andamento delle quote di competenza dell’esercizio, in virtù delle nuove iscrizioni, è stato minore di quanto previsto nel bilancio preventivo per il 2014 per un ammontare di Euro 9.800,00.
Il portafoglio titoli, nel quale sono inseriti titoli di Stato ed Enti Pubblici e obbligazioni bancarie, in conformità alle funzioni di preservazione del patrimonio dell’Ordine, è esposto nella situazione patrimoniale per un importo pari a Euro 263.861,60. In certificati di deposito sono investiti inoltre € 135.000,00.
Nel complesso la gestione si manifesta equilibrata sia per la ordinaria amministrazione che verso gli impegni contrattuali con il personale, il cui Fondo TFR risulta di Euro 135.665,47 ed accantonato presso l’INA assicurazioni per un importo di Euro 128.793,89.
Il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana ha proseguito, nell’anno 2014, nella politica oculata di contenimento delle spese come dimostra il risultato economico di esercizio. A tal proposito riteniamo che lo stesso Consiglio debba insistere e proseguire su questa linea.
Esprimiamo quindi all’Assemblea parere favorevole al Bilancio consuntivo 2014 e al Bilancio preventivo 2015, i cui criteri ispiratori ci trovano concordi e Vi invitiamo ad approvare entrambi i documenti.
I Revisori
Andrea Sbardellati
Nicola Coccia
Omero Cambi
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Relazione al bilancio (I revisori)
Cari Colleghi,
il bilancio consuntivo al 31.12.2013 si conclude in pareggio dopo avere effettuato
le seguenti rettifiche al conto ordinario di gestione:
– accantonamento al Fondo acquisto sede Euro 32.056,47
– accantonamento al Fondo svalutazione crediti Euro 2.000,00
– accantonamento al Fondo spese per elezioni Euro 3.000,00
– ammortamenti Euro 3.904,12
– accantonamento indennità fine rapporto Euro 9.544,29
per un totale di Euro 50.504,88 che rappresenta il risultato della gestione dell’esercizio 2013.
Tra il bilancio preventivo e il bilancio consuntivo del 2013 sono intercorse le variazioni rappresentate nel prospetto di confronto le cui risultanze sono depositate in Segreteria.
Evidenziamo che nel 2013 la tendenza è stata quella di continuare nell’opera di riduzione delle spese già avviata negli anni precedenti.
L’imposizione fiscale dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana diretta del 2013 è costituita dall’IRES, la cui base di calcolo è la risultante del bilancio, dall’IMU, calcolato sulla base del valore catastale dell’immobile adibito a sede di proprietà, e dall’IRAP, la cui base di calcolo è rappresentata pressoché
integralmente dall’ammontare del costo del personale. Complessivamente gli oneri fiscali sono stati di Euro 14.723,78.
L’andamento delle quote di competenza dell’esercizio, in virtù delle nuove iscrizioni, è stato minore di quanto previsto nel bilancio preventivo per il 2013 per un ammontare di Euro 2.700,00.
Il portafoglio titoli, nel quale sono inseriti titoli di Stato ed Enti Pubblici, in conformità alle funzioni di preservazione del patrimonio dell’Ordine, è esposto nella situazione patrimoniale per un importo pari a Euro 178.652,60.
Nel complesso la gestione si manifesta equilibrata sia per la ordinaria amministrazione che verso gli impegni contrattuali con il personale, il cui Fondo TFR risulta di Euro 126.428,35 ed accantonato presso l’INA assicurazioni per un importo di Euro 108.883,82.
Il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana ha proseguito, nell’anno 2013, nella politica oculata di contenimento delle spese come dimostra il risultato economico di esercizio. A tal proposito riteniamo che lo stesso Consiglio debba insistere e proseguire su questa linea.
Esprimiamo quindi all’Assemblea parere favorevole al Bilancio consuntivo 2013 e al Bilancio preventivo 2014, i cui criteri ispiratori ci trovano concordi e Vi invitiamo ad approvare entrambi i documenti.
I Revisori
Andrea Sbardellati
Nicola Coccia
Omero Cambi
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Relazione al bilancio (I revisori)
Cari Colleghi,
il bilancio consuntivo al 31.12.2012 si conclude in pareggio dopo avere effettuato
le seguenti rettifiche al conto ordinario di gestione:
– accantonamento al Fondo impegni istituzionali – Euro 30.000,00
– accantonamento al Fondo svalutazione crediti – Euro 554,41
– accantonamento al Fondo spese per elezioni – Euro 5.973,27
– accantonamento al Fondo sviluppo comunicazione – Euro 30.544,00
– ammortamenti – Euro 4.066,65
– accantonamento indennità fine rapporto – Euro 10.611,84
per un totale di Euro 81.750,17 che rappresenta il risultato della gestione dell’esercizio 2012.
Tra il bilancio preventivo e il bilancio consuntivo del 2012 sono intercorse le variazioni rappresentate nel prospetto di confronto le cui risultanze sono depositate in Segreteria. Evidenziamo che nel 2012 la tendenza è stata quella di continuare nell’opera di riduzione delle spese già avviata negli anni precedenti.
L’imposizione fiscale dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana diretta del 2012 è costituita dall’IRES, la cui base di calcolo è la risultante del bilancio, dall’IMU, calcolato sulla base del valore catastale dell’immobile adibito a sede di proprietà, e dall’IRAP, la cui base di calcolo è rappresentata pressoché integralmente dall’ammontare del costo del personale. Complessivamente gli oneri fiscali sono stati di Euro 14.435,00.
L’andamento delle quote di competenza dell’esercizio, in virtù delle nuove iscrizioni, è stato minore di quanto previsto nel bilancio preventivo per il 2012 per un ammontare di Euro 270,00.
Il portafoglio titoli, nel quale sono inseriti titoli di Stato ed Enti Pubblici, in conformità alle funzioni di preservazione del patrimonio dell’Ordine, è esposto nella situazione patrimoniale per un importo pari a Euro 198.538,60.
Nel complesso la gestione si manifesta equilibrata sia per la ordinaria amministrazione che verso gli impegni contrattuali con il personale, il cui Fondo TFR risulta di Euro 116.884,06 ed accantonato presso l’INA assicurazioni per un importo di Euro 103.581,85.
Il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana ha proseguito, nell’anno 2012, nella politica oculata di contenimento delle spese come dimostra il risultato economico di esercizio. A tal proposito riteniamo che lo stesso Consiglio debba insistere e proseguire su questa linea.
Esprimiamo quindi all’Assemblea parere favorevole al Bilancio consuntivo 2012 e al Bilancio preventivo 2013, i cui criteri ispiratori ci trovano concordi e Vi invitiamo ad approvare entrambi i documenti.
I Revisori
Andrea Sbardellati
Nicola Coccia
Francesco Nocentini
Relazione al bilancio (Il tesoriere)
Presidente,
consiglieri,
colleghe e colleghi,
per il primo anno mi accingo a relazionare a questa assemblea sul bilancio e sulla situazione patrimoniale del nostro Ordine.
I numeri. Allo stato attuale alla data del 22 febbraio u.s. la nostra categoria in Toscana consta di 1045 professionisti (1028 nel 2012), 4139 Pubblicisti (4019 nel 2012), 79 praticanti (62) , 524 iscritti nell’elenco speciale (544) e 16 stranieri per un totale di 5803 iscritti (5669): 134 iscritti in più.
La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2012 nelle sue due sezioni, attività e passività, porta a un totale a pareggio di 1.132.329,37 euro (1.071.811,39 euro l’anno scorso). Anche il conto economico, alla stessa data, chiude in pareggio (componenti negative e positive pari a euro 387.780,44 (379.948,28 euro nel 2012) dopo aver effettuato ammortamenti per euro 4.066,65; accantonamenti ai fondi del patrimonio netto per euro 67.071,68 euro e al fondo trattamento fine rapporto per euro 10.611,84. Il consuntivo che sottoponiamo alla vostra approvazione conferma, quindi, la capacità dell’Ordine della Toscana di mantenere la concretezza che da sempre contraddistingue il nostro bilancio, destinando le economie a future attività. Un lavoro che è merito del Consiglio e degli uffici attenti al capitolo delle spese ed alla gestione dei fornitori che si sono andati via rinnovando nel corso dell’ultimo triennio.
Venendo al bilancio di previsione per il 2013 l’equilibrio tra componenti positive e negative è raggiunto a euro (€ 363.390,00), mentre nel 2012 era a 348mila.
In merito alla gestione finanziaria delle risorse dell’Odg, in particolare per gli investimenti realizzati, nel corso dell’anno 2012 l’ammontare complessivo del portafoglio titoli è di 198.538,60 euro contro i 218.538,60 dell’anno scorso, ormai interamente diviso in titoli di Stato (BTP, CCT) e obbligazioni bancarie (Mediobanca e Banca Intesa).
Occorre poi tenere conto che, come per il triennio passato anche per l’anno in corso abbiamo deciso di non aumentare le quote di iscrizione per non aggravare di ulteriori costi i colleghi, molti dei quali alle prese con difficoltà sempre più crescenti. Ricordo ai colleghi che i consiglieri hanno dinuovo rinunciato ai gettoni di presenza e al pagamento delle lezioni tenute ai corsi di formazione per pubblicisti.
Sul fronte delle uscite, il lavoro fatto sul bilancio preventivo è, anzitutto, di confermare l’accorpamento di alcune voci per omogeneità e in base alle priorità che abbiamo individuato.
Abbiamo quindi confermato la voce “Corsi di formazione e aggiornamento” che lo scorso anno ha permesso di inaugurare la stagione dei corsi per quanti chiedono la prima iscrizione all’elenco pubblicisti. Nel 2012 sono stati programmati e realizzati 7 corsi per un totale di quasi 300 partecipanti. In questo particolare settore abbiamo anche registrato con soddisfazione notevoli risparmi sul fronte delle docenze (avevamo messo a budget € 20.625,00 e ne abbiamo spesi solo € 7.216,00!). Molti invitati a tenere lezione infatti hanno rinunciato al gettone; segno inequivocabile che ancora i colleghi amano partecipare e condividere le loro esperienze, a prescindere dal compenso, con i più giovani. Per il 2013 abbiamo deciso di mantenere la voce invariata a quota 20.000 euro perché sono in programma n. 6 corsi per i nuovi iscritti (febbraio e marzo già fatti e aprile in programma, gli altri saranno fissati dal nuovo consiglio). La voce poi si è arricchita anche del tema dell’aggiornamento professionale degli iscritti e in questo caso sono stati realizzati due corsi in tema di uffici stampa e web e video giornalismo web.
Inoltre, abbiamo confermato la collaborazione, con il patrocinio e un piccolo contributo economico (€ 3.000), alla organizzazione del corso “Giornalisti in facoltà” organizzato dalla facoltà di scienze politiche dell’Università di Siena, corso di laurea in storia del giornalismo. Sul sito abbiamo appena pubblicato il programma futuro.
Senza incidere sul bilancio, per meglio offrire un servizio ai colleghi abbiamo lavorato in questi anni per definire una copertura assicurativa per responsabilità civile dei colleghi per poter svolgere il loro lavoro con maggiore serenità e avere una copertura da eventuali denunce, querele e richieste di risarcimenti.
Abbiamo altresì confermato per il 2012 la nostra fiducia all’avvocato Lorenzo Calvani, dello studio legale Bellotti e associati, per la consulenza legale.
In conclusione mi preme ringraziare il presidente Bartoli, le colleghe ed i colleghi del consiglio, i sindaci revisori, per la loro opera di controllo e la preziosa collaborazione tesa alla miglior gestione possibile del bilancio. E, naturalmente, il personale dell’Ordine, sempre disponibile e professionale e, soprattutto, paziente.
Grazie
Firenze, 25 marzo 2013
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Relazione al bilancio (I revisori)
Cari Colleghi,
il bilancio consuntivo al 31.12.2011 si conclude in pareggio dopo avere effettuato le seguenti rettifiche al conto ordinario di gestione:
– accantonamento al Fondo impegni istituzionali – Euro 30.000,00
– accantonamento al Fondo Sviluppo Comunicazione – Euro 20,874,91
– ammortamenti – Euro 3.935,97
– accantonamento indennità fine rapporto – Euro 10.920,50
per un totale di Euro 65.731,38 che rappresenta il risultato della gestione dell’esercizio 2011.
Tra il bilancio preventivo e il bilancio consuntivo del 2011 sono intercorse le variazioni rappresentate nel prospetto di confronto le cui risultanze sono depositate in Segreteria. Evidenziamo che nel 2011 la tendenza è stata quella di continuare nell’opera di riduzione delle spese già avviata negli anni precedenti.
L’imposizione fiscale dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana diretta del 2011 è costituita dall’IRES, la cui base di calcolo è la risultante del bilancio, dall’ICI, calcolato sulla base del valore catastale dell’immobile adibito a sede di proprietà, e dall’IRAP, la cui base di calcolo è rappresentata pressoché integralmente dall’ammontare del costo del personale. Complessivamente gli oneri fiscali sono stati di Euro 12.536,00.
L’andamento delle quote di competenza dell’esercizio, in virtù delle nuove iscrizioni, è stato maggiore di quanto previsto nel bilancio preventivo per il 2011 per un ammontare di Euro 9.625,00.
Il portafoglio titoli, nel quale sono inseriti titoli di Stato ed Enti Pubblici, in conformità alle funzioni di preservazione del patrimonio dell’Ordine, è esposto nella situazione patrimoniale per un importo pari a Euro 218.538,60.
Nel complesso la gestione si manifesta equilibrata sia per la ordinaria amministrazione che verso gli impegni contrattuali con il personale, il cui Fondo TFR risulta di Euro 106.272,22 ed accantonato presso l’INA assicurazioni per un importo di Euro 94.442,28.
Nel complesso si è proseguito, nell’anno 2011, nella politica oculata di contenimento delle spese come dimostra il risultato economico di esercizio. A tal proposito riteniamo che il Consiglio dell’Ordine debba insistere e proseguire su questa linea.
Esprimiamo quindi all’Assemblea parere favorevole al Bilancio consuntivo 2011 e al Bilancio preventivo 2012, i cui criteri ispiratori ci trovano concordi e Vi invitiamo ad approvare entrambi i documenti.
I Revisori
Andrea Sbardellati
Nicola Coccia
Francesco Nocentini
Relazione al bilancio (Il tesoriere)
Presidente,
consiglieri,
colleghe e colleghi,
per il secondo anno mi accingo a relazionare a questa assemblea sul bilancio e sulla situazione patrimoniale del nostro Ordine.
I numeri. Allo stato attuale alla data del 2 marzo u.s. la nostra categoria in Toscana consta di 1028 professionisti (1017 nel 2011), 4019 Pubblicisti (4008 nel 2011), 62 praticanti (63) , 544 iscritti nell’elenco speciale (587) e 16 stranieri per un totale di 5669 iscritti (5691): 22 iscritti in meno (-0.39%). Il saldo negativo è derivante anche dalla attività di revisione che si è svolta per tutto il 2011 (ultima revisione venne svolta nel 2000) interessando 973 pubblicisti e 174 professionisti per un totale di 1147 (20% sul totale degli iscritti). Al momento la revisione è ancora in corso per il 10% circa degli interessati ma sono già stati cancellati o dimessi 124 iscritti (10%).
La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2011 nelle sue due sezioni, attività e passività, porta a un totale a pareggio di 1.071.811,39 euro (996.062,07 euro l’anno scorso). Anche il conto economico, alla stessa data, chiude in pareggio (componenti negative e positive pari a 379.948,28 euro (365.264,78 euro nel 2011) dopo aver effettuato ammortamenti per euro 3.935,97; accantonamenti ai fondi del patrimonio netto per euro 50.874,91 euro e al fondo trattamento fine rapporto per euro 10.920,50. Il consuntivo che sottoponiamo alla vostra approvazione conferma, quindi, la capacità dell’Ordine della Toscana di mantenere la concretezza che da sempre contraddistingue il nostro bilancio, destinando le economie a future attività. Un lavoro che è merito del Consiglio e degli uffici attenti al capitolo delle spese ed alla gestione dei fornitori che si sono andati via rinnovando nel corso dell’ultimo biennio.
Venendo al bilancio di previsione per il 2012 l’equilibrio tra componenti positive e negative è raggiunto a 348mila euro (€ 348.025,00), mentre nel 2011 era a 360mila (-3%). La scelta deriva da ragioni prudenziali soprattutto in merito alla voce dei ricavi, in particolare sulle quote di prima iscrizione. Abbiamo preferito ipotizzare un numero ragionevole di nuove iscrizioni anche in ragione delle nuove norme di accesso all’Ordine che potrebbero essere un deterrente soprattutto per i giovani.
Occorre poi tenere conto che, come per il 2011 anche per l’anno in corso abbiamo deciso di non aumentare le quote di iscrizione per non aggravare di ulteriori costi i colleghi, molti dei quali alle prese con difficoltà sempre più crescenti. E, come ci irà il presidente Carlo Bartoli, è allo studio una formula che venga incontro alle loro esigenze.
Sul fronte delle uscite, il lavoro fatto sul bilancio preventivo è, anzitutto, di confermare l’accorpamento di alcune voci per omogeneità e in base alle priorità che abbiamo individuato.
Abbiamo quindi confermato la voce “Corsi di formazione e aggiornamento” che lo scorso anno ha permesso di inaugurare la stagione dei corsi per quanti chiedono la prima iscrizione all’elenco pubblicisti. Nel 2011 sono stati programmati e realizzati 5 corsi per un totale di quasi 200 partecipanti. In questo particolare settore abbiamo anche registrato con soddisfazione notevoli risparmi sul fronte delle docenze (avevamo messo a budget € 20.625,00 e ne abbiamo spesi solo € 7.216,00!). Molti invitati a tenere lezione infatti hanno rinunciato al gettone; segno inequivocabile che ancora i colleghi amano partecipare e condividere le loro esperienze, a prescindere dal compenso, con i più giovani. Per il 2012 abbiamo tuttavia deciso di mantenere la voce invariata a quota 20.000 euro perché sono in programma n. 5 corsi per i nuovi iscritti fino ad agosto ma è auspicabile che altri ne vengano fatti dopo la pausa estiva e, soprattutto, la riforma. Al momento, vista l’incertezza normativa abbiamo preferito attendere per capire come avverrà d’ora in avanti la iscrizione all’Ordine. La voce poi si è arricchita anche del tema dell’aggiornamento professionale degli iscritti e in questo caso sono stati programmati per il 5 e 12 maggio prossimi due corsi in tema di uffici stampa e web e video giornalismo web. (potranno partecipare da un max di 6 giornalisti per il primo e 10 giornalisti per il secondo).
Inoltre, abbiamo deciso di collaborare con il patrocinio e un piccolo contributo economico (€ 3.000) alla organizzazione del corso “Giornalisti in facoltà” organizzato dalla facoltà di scienze politiche dell’Università di Siena, corso di laurea in storia del giornalismo, che partirà anch’esso a maggio ed è aperto agli studenti universitari ed anche a tutti gli iscritti interessati. E stiamo definendo una pari collaborazione con la Università di Pisa.
Per meglio offrire un servizio ai colleghi, inoltre abbiamo lavorato costantemente in accordo con l’Ordine Nazionale, e il tesoriere Nicola Marini e il consigliere nazionale Luigi Cobisi, e li ringrazio entrambi per la disponibilità, per aggiornare le condizioni della convenzione già in essere con Banca Mps per tutti gli iscritti correntisti. Non accadeva da oltre 10 anni ed è una cosa che in molti ci chiedevano. I dettagli saranno oggetto di una prossima presentazione pubblica.
Così come in molti chiedono se l’Ordine può agevolare la realizzazione di una copertura assicurativa per responsabilità civile dei colleghi per poter svolgere il loro lavoro con maggiore serenità e avere una copertura da eventuali denunce, querele e richieste di risarcimenti. Una pratica che, purtroppo, sta dilagando in ogni contesto della nostra professione e colpisce in particolar modo i colleghi giornalisti più giovani e meno tutelati dall’editore (freelance, contratti a termine …).
Per questo l’Odg ha deciso di sottoscrivere una convenzione per Rc a cui potranno aderire tutti i colleghi che lo riterranno opportuno alla loro tutela personale e professionale. Proprio stamani è stata approvata dal Consiglio la convenzione (che verrà sottoscritta nei prossimi giorni) ed è stato anche previsto un plafond di € 5.000 per venire incontro ai colleghi nel pagamento del premio assicurativo. Le modalità e forme del contributo verranno decise dal Consiglio con apposito regolamento.
Sul fronte “Comunicazione”, al cui interno sono comprese alcune attività che questo Consiglio intende portare avanti con forza e determinazione, è stato realizzato nel 2011 il nuovo sito internet (www.odg.toscana.it) più moderno e adeguato alle nuove socialità, ed anche aperte pagine sul principale social network Facebook. Anche in questo caso abbiamo avuto notevoli risparmi rispetto alla preventivata voce di spesa ( 11.000 Euro per tre anni, 2010/11/12). Su questo capitolo, poi afferiscono anche i costi per l’Annuario degli iscritti, che oggi viene distribuito. Ancora una volta grazie al lavoro degli uffici, che ringrazio, la presenza di alcuni inserzionisti (Ente CRF, Banca CR Firenze, Banca Mps) ci ha permesso di ridurre a 1.000 euro i costi per la stampa. Costo contenuto grazie anche alla attivazione di una procedura di gara ad invito a più tipografie.
Sulla voce “Contributi per patrocini e spese per convegni” nel 2011 sono stati spesi 5.500 euro, grazie anche ad un regolamento per la concessione di patrocini e contributi che ha assicurato una facile gestione e programmazione delle iniziative da sostenere. Per l’anno in corso abbiamo previsto risorse per 8.000 euro. Più o meno invariate, rispetto agli anni precedenti, sono tutte le altre poste di bilancio.
In merito alla gestione finanziaria delle risorse dell’Odg, in particolare per gli investimenti realizzati, nel corso dell’anno 2011 l’ammontare complessivo del portafoglio titoli è di 218.500 euro contro i 158.000 dell’anno scorso (+ 37%), ormai interamente diviso in titoli di Stato (BTP, CCT) e obbligazioni bancarie (Mediobanca e Banca Intesa). Abbiamo altresì confermato per il 2012 la nostra fiducia all’avvocato Lorenzo Calvani, dello studio legale Bellotti e associati, per la consulenza legale.
In conclusione mi preme ringraziare il presidente Bartoli, le colleghe ed i colleghi del consiglio, i sindaci revisori, per la loro opera di controllo e la preziosa collaborazione tesa alla miglior gestione possibile del bilancio. E, naturalmente, il personale dell’Ordine, sempre disponibile e professionale e, soprattutto, paziente.
Grazie
Firenze, 27 marzo 2012 Michele Taddei
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Relazione al bilancio (I revisori)
Cari Colleghi,
il bilancio consuntivo al 31.12.2010 si conclude in pareggio dopo avere effettuato
le seguenti rettifiche al conto ordinario di gestione:
- accantonamento al Fondo Sviluppo Comunicazione Euro 26.000,00
- accantonamento al Fondo spese per elezioni Euro 16.000,00
- accantonamento a fondo svalutazione crediti Euro 2.889,61
- ammortamenti Euro 4.321,26
- accantonamento indennità fine rapporto Euro 9.868,41
per un totale di Euro 59.079,28 che rappresenta il risultato della gestione dell’esercizio 2010.
Tra il bilancio preventivo e il bilancio consuntivo del 2010 sono intercorse le variazioni rappresentate nel prospetto di confronto le cui risultanze sono depositate in Segreteria.
L’imposizione fiscale dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana diretta è costituita dall’IRES, la cui base di calcolo è la risultante del bilancio, dall’ICI, calcolato sulla base del valore catastale dell’immobile adibito a sede di proprietà, e dall’IRAP, la cui base di calcolo è rappresentata pressoché integralmente dall’ammontare del costo del personale. Complessivamente gli oneri fiscali sono stati di Euro 12.009,00.
L’andamento delle quote di competenza dell’esercizio è stato minore di quanto previsto nel bilancio preventivo per il 2010 per un ammontare di Euro 3.847,50.
Il portafoglio titoli, nel quale sono inseriti titoli di Stato ed Enti Pubblici, in conformità alle funzioni di preservazione del patrimonio dell’Ordine, è esposto nella situazione patrimoniale per un importo pari a Euro 158.732,60.
Nel complesso la gestione si manifesta equilibrata sia per la ordinaria amministrazione che verso gli impegni contrattuali con il personale, il cui Fondo TFR risulta di Euro 95.351,72 ed accantonato presso l’INA assicurazioni per un importo di Euro 90.497,93.
Nel complesso si è proseguito, nell’anno 2010, nella politica oculata di contenimento delle spese come dimostra il risultato economico di esercizio. A tal proposito riteniamo che il Consiglio dell’Ordine debba insistere e proseguire su questa linea.
Esprimiamo quindi all’Assemblea parere favorevole al Bilancio consuntivo 2010 e al Bilancio preventivo 2011, i cui criteri ispiratori ci trovano concordi e Vi invitiamo ad approvare entrambi i documenti.
I Revisori
Andrea Sbardellati
Nicola Coccia
Francesco Nocentini
Relazione al bilancio (Il tesoriere)
Presidente,
consiglieri,
colleghe e colleghi,
mi accingo a relazionare a questa assemblea per la prima volta in seguito alla fiducia che il Consiglio dell’Ordine mi ha dato nel giugno dello scorso anno di occuparmi della tesoreria.
Un impegno che, non lo nego, mi dà molte responsabilità ma che svolgo nell’assoluta convinzione che mettersi al servizio della categoria sia oltreché un piacere e una soddisfazione anche un dovere.
Dunque, relazione al bilancio del nostro Ordine ed anche occasione di soffermarci a parlare della nostra categoria attraverso gli impegni che ci siamo presi, in campagna elettorale con i colleghi e, appunto, di conseguenza nel documento di bilancio che deve dare concretezza agli impegni.
I numeri. Allo stato attuale la nostra categoria in Toscana consta di 1017 professionisti, 4008 pubblicisti, 63 praticanti, 587 iscritti nell’elenco speciale e 16 stranieri per un totale di 5691 iscritti.
La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2010 nelle sue due sezioni, attività e passività, porta a un totale a pareggio di 996.062,07 euro. Anche il conto economico, alla stessa data, chiude in pareggio (componenti negative e positive pari a 365.264,78 euro) dopo aver effettuato ammortamenti per euro 4.321,26; accantonamenti ai fondi del patrimonio netto per euro 44.889,61 e al fondo trattamento fine rapporto per euro 9.868,41. Il consuntivo che sottoponiamo alla vostra approvazione conferma quindi la capacità dell’Ordine della Toscana di mantenere la concretezza cui accennavo in apertura destinando le economie a future attività.
Venendo al bilancio di previsione per il 2011 l’equilibrio tra componenti positive e negative è raggiunto a poco più di 360mila euro (€ 360.265,00).
Come sapete, anche per il 2011 abbiamo deciso di non aumentare le quote di iscrizione per non aggravare di ulteriori costi i colleghi, molti dei quali alle prese con difficoltà sempre più crescenti.
A questo proposito è emerso nelle discussioni di Consiglio anche di venire incontro agli iscritti in difficoltà. Si tratta di individuare una soluzione che tenga conto di un giusto principio solidaristico con un altrettanto principio di eguaglianza di trattamento; affinché alla fine non si creino disparità che sarebbero oltreché contra legem anche contro i principi fondanti il nostro Ordine.
Sul fronte delle uscite, il lavoro fatto sul bilancio preventivo è, anzitutto, di accorpare alcune voci per omogeneità e in base alle priorità che abbiamo individuato.
In primo luogo emerge la novità della voce “Corsi di formazione” che come dirà il presidente dopo di me abbiamo deciso di attivare da questo anno per quanti chiedono la prima iscrizione all’elenco pubblicisti. I corsi per quest’anno 2011 sono preventivati in numero di 5 (marzo, maggio, giugno, settembre, novembre), di cui 2 da tenersi a Livorno e gli altri a Firenze. Si prevedono costi per i docenti e il tutor. E sono interamente autofinanziati. Sono da valutare possibili soluzioni per individuare canali di finanziamento pubblici ad hoc in tema di formazione. Ma intanto in questa fase era necessario partire, ce lo chiedeva anche l’Ordine Nazionale ed era il naturale sviluppo del percorso già intrapreso negli anni scorsi con i colloqui prima della consegna dei tesserini. Dunque abbiamo scelto la strada dell’autofinanziamento. Per questo primo anno abbiamo previsto risorse per poco più di 20mila euro (€ 20.625,00).
La seconda novità di bilancio è poi la voce “Comunicazione”, al cui interno sono comprese alcune attività che questo Consiglio intende portare avanti con forza e determinazione. Innanzitutto, appunto, la comunicazione diretta dell’Ordine, attraverso l’ufficio stampa e un più stretto rapporto con l’Ast per GT che, se avete notato, ha cominciato ad uscire con maggiore frequenza e tempestività. Inoltre, abbiamo previsto per il 2011 di rifare il sito istituzionale odg.toscana.it per renderlo maggiormente fruibile e più efficace per i navigatori on line. Abbiamo attivato le procedure per la richiesta di preventivi ad alcune aziende del settore. In questo capitolo afferiscono, infine, i costi per l’Annuario degli iscritti, che oggi viene distribuito, e la Carta dei doveri, stampata con le ultime novità normative e che d’ora in avanti sarà consegnata ai giovani che si iscriveranno per la prima volta e, naturalmente, a quanti ne faranno richiesta. Su questo punto mi sia permessa poi una informazione. Grazie al lavoro degli uffici, che ringrazio, quest’anno abbiamo implementato il numero delle pubblicità presenti sull’Annuario. Gli inserzionisti presenti, ci hanno così permesso di ridurre a zero i costi per la stampa. Liberandoci risorse per altre, importanti, attività.
Il risparmio è stato possibile anche grazie alla attivazione di una procedura di gara ad invito a più tipografie (7) che ci ha permesso di risparmiare sui costi di stampa. Una modalità, quella delle richieste preventivi e delle gare, che intendiamo estendere alla maggior parte delle voci di costo del bilancio, in modo da confrontare sempre i prezzi e non permettere rendite di posizione. Non perché i fornitori finora si siano dimostrati inadatti, al contrario; ma in tempi di crisi come gli attuali, crediamo sia giusto che anche l’Ordine metta in circolazione le sue risorse nei modi più trasparenti, ottenendo, laddove possibile, significative economie.
Un’altra voce di costo che è stata costituita è poi la voce “Contributi per patrocini e spese per convegni”. Questa consiliatura, infatti, ha approvato nello scorso dicembre un regolamento per la concessione di patrocini (da allegare) e contributi che dovrà permettere una facile gestione e programmazione delle iniziative da sostenere, afferendo ad una apposita voce di bilancio. Abbiamo previsto per il 2011 risorse per 6.000 euro.
Infine l’ultima novità che troverete nell’area costi è la voce “Spese per assicurazioni” che riguarda l’apertura di una polizza assicurativa per la responsabilità civile che, all’unanimità, il Consiglio ha ritenuto opportuno attivare per le attività realizzate nell’esercizio del nostro servizio. Anche in questo caso sono state individuate più compagnie assicurative ed è stata scelta quella che garantiva la migliore copertura. Non sembri questa una scelta egoistica, ma una normale esigenza per garantire gli amministratori di questo Ordine ed anche il personale dipendente.
Più o meno invariate, rispetto agli anni precedenti, sono poi le altre poste di bilancio. Posso solo aggiornare che l’Ordine ha sottoscritto per il 2011 una convenzione per la consulenza fiscale agli iscritti ed una per la consulenza legale.
In merito alla consulenza fiscale abbiamo confermato la nostra fiducia al collega Luigi Cobisi che affianca anche gli uffici per le principali scadenze di merito e il tesoriere per la gestione finanziaria delle risorse, in particolare per gli investimenti da tempo realizzati. A questo proposito nel corso dell’anno 2010 l’ammontare complessivo del portafoglio titoli si è ridotto a poco più di euro 158.000 per il rimborso di obbligazioni giunte a scadenza. Oltre i due terzi dei titoli in portafoglio sono costituiti da titoli di Stato mentre il resto corrisponde a obbligazioni bancarie. L’incertezza che ha pesato sui mercati a fine 2010 ci ha consigliato di non procedere ad ulteriori investimenti che abbiamo rinviato al nuovo anno dopo l’approvazione del bilancio preventivo.
Abbiamo altresì confermato per il 2011 la nostra fiducia all’avvocato Lorenzo Calvani, dello studio legale Bellotti e associati, per la consulenza legale.
In conclusione mi preme ringraziare il presidente Bartoli, le colleghe ed i colleghi del consiglio, i sindaci revisori, per la loro opera di controllo e la preziosa collaborazione tesa alla miglior gestione possibile del bilancio. E, naturalmente, il personale dell’Ordine, sempre disponibile e professionale e, soprattutto, paziente.
In questo anno di esperienza all’Ordine regionale mi sono fortificato nella convinzione che la nostra professione sempre più rischia di navigare in mare aperto, soggetta a mille intemperie e burrasche. Soprattutto quanti si affacciano ora al giornalismo rischiano veramente di perdere la “trebisonda”, come direbbero i marinari. Sta all’Ordine dimostrare di essere un punto fermo, un faro, un riferimento concreto per i colleghi, in particolare per i più giovani. Dobbiamo far sentire maggiormente la nostra voce nella vita sociale e civile della nostra regione, nei confronti degli editori e della politica. Lo stiamo facendo e finora abbiamo ottenuto solo plausi dall’opinione pubblica e dai colleghi. E qualche critica da certi centri di potere. Ma ricordo ancora con soddisfazione la piazza del Popolo a Roma dell’ottobre 2009 piena di gente e le manifestazioni della scorsa estate in difesa della libertà di informazione.
È, a mio parere, su quella strada che occorre continuare. E noi con la formazione e l’informazione in primo luogo proviamo a farlo. I numeri del bilancio li abbiamo predisposti per questo.
Grazie
Firenze, 28 marzo 2011
Michele Taddei
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Claudio Armini – Relazione al bilancio
Assemblea annuale 25 Marzo 2010
Presidente, consiglieri, colleghe e colleghi
, è, questa, l’ultima relazione al bilancio del nostro mandato triennale: il rendiconto sullo stato delle nostre risorse economiche e finanziarie, ma anche l’occasione per parlare di numeri ed esprimere anche qualche considerazione.
I numeri.
La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2009 è di 970.469 euro. Il conto economico, alla stessa data, è pari a 364.495 euro. Il bilancio di previsione per il 2010 trova il punto di equilibrio tra entrate ed uscite a 380.400 euro.
Oltre i costi necessari al funzionamento dell’Ordine – quali utenze, tasse, tecnologie, noleggi, spedizioni, manutenzione della sede e, ovviamente, il personale- che ammontano complessivamente a circa 235.400 euro, le voci di spesa maggiori per il 2010 sono quelle per le consulenze, stimate complessivamente in 46 mila euro e –vista la scadenza del mandato- quella per organizzare le elezioni, che si terranno il prossimo 23 maggio con eventuale ballottaggio il 30, che impegnano l’Ordine per circa 16 mila euro.
Prima considerazione.
Tra le spese per le consulenze ben 25 mila euro sono per pareri legali. Spesso vi ricorriamo per rispondere a quesiti che i colleghi ci formulano, e ciò dimostra che l’Ordine è considerato anche un importante punto di riferimento. Ma la maggior parte sono pareri necessari ad affrontare una quantità di esposti sempre crescente. Alcuni riguardano cittadini, istituzioni pubbliche, associazioni private che si rivolgono all’Ordine perché ravvedono gli estremi necessari a richiedere tutele, smentite e rettifiche di informazioni ritenute lesive, oppure in parte o in tutto non veritiere. Molti, invece, sono esposti che riguardano solo e soltanto la professione dal suo interno: colleghi contro colleghi, per esempio. In ogni caso assistiamo ad una dimensione deontologica della professione spesso trascurata, alla violazione dei principi fissati dalle nostre carte, ad una litigiosità tra colleghi sempre meno risolta cercando di recuperare la civiltà dei rapporti professionali e personali, sempre più spesso tradotta in atti di accusa formalizzati all’Ordine quando non anche alla magistratura.
L’Ordine rischia di esserne sommerso e ci troviamo, per la maggior parte del tempo, a dover istruire “processi”, ascoltare testimonianze, dibattere, condannare o assolvere. Personalmente interpreto questa situazione come rivelatrice delle difficoltà crescenti nelle quali si sta trovando la professione, della crescente conflittualità che agita la società e non risparmia neppure la nostra categoria, della malintesa convinzione che l’unico e definitivo spazio dove dirimere le dispute siano le stanze di un “tribunale”, di un qualsiasi tribunale: indifferentemente incapaci, come individui, di avere la giusta misura del giudizio, di saper chiedere scusa, di riconoscere i doveri insieme ai diritti, ci affidiamo al giudizio terzo con la certezza che la ragione ci appartenga sempre, mai assaliti dal dubbio che le cose, invece, possano stare in maniera anche diversa: che il mondo non sia soltanto in bianco e nero, da una parte i buoni (sempre noi!), dall’altra i cattivi (sempre gli altri!).
Altra considerazione, legata alla precedente: sul tempo. Abbiamo tenuto, in questi tre anni, qualcosa come trenta sedute per circa 200 ore di lavoro.
A queste sono da aggiungere le ore dedicate allo svolgimento dell’ordinaria amministrazione e quelle per istruire i procedimenti. E’ un impegno svolto dai consiglieri e dai componenti il collegio dei revisori non solo gratuitamente ma utilizzando permessi dal lavoro, corte e giornate di ferie. Mi preme sottolinearlo perché è grazie a questa dedizione -che potremmo chiamare “militanza”- che vengono assunte responsabilità –di carattere ordinistico e giuridico- e prese decisioni che influiscono sulla vita professionale e personale di tanti colleghi. Nessun bilancio lo tiene in conto, ma il tempo è una risorsa, e per di più una risorsa non rinnovabile: quello speso, infatti, non si riproduce.
Torniamo ai numeri.
Continueremo nell’opera di digitalizzazione informatica degli archivi, per un ulteriore costo preventivato di 7 mila euro, una scelta già avviata lo scorso anno: insieme al rifacimento del sito web, un investimento di modernizzazione. Consegniamo anche per il 2010, a chi verrà dopo di noi, una previsione di spesa 6 mila euro per l’addetto stampa, una figura che abbiamo introdotto già nel 2009 e che ci consente di tener vivo ed aggiornato il nostro sito web e di redigere periodicamente una news letter che informa non soltanto sull’attività dell’ordine regionale ma veicola notizie che riguardano la professione. E destiniamo 8 mila euro per convegni, convinti –altra considerazione- che il dovere di un ordine come il nostro sia anche quello di essere soggetto attivo e presente sulla scena pubblica, politica e culturale, per creare occasioni di riflessione sulla professione, soprattutto in una fase come l’attuale segnata da cambiamenti che ne modificano fortemente il profilo e si caratterizza per la sua prepotente forza deregolatrice che mette a repentaglio indipendenza, autonomia, libertà e sottopone a forte rischio sia la qualità del lavoro che la sua dignità, la certezza di poter vivere ed avere un futuro facendo questo mestiere.
Sosteniamo ed abbiamo così sostenuto quelle iniziative che ci hanno visto partner di associazioni come Information Safety e Freedom –presieduta dal collega Stefano Marcelli, impegnata nel documentare ed approfondire la situazione della libertà di stampa ed espressione nel mondo con la quale organizzeremo il 3 maggio un appuntamento fiorentino per la Giornata della libertà di stampa proclamata dalle Nazioni Unite- e Tamuz, del collega iracheno Erfan Rashid, con la quale abbiamo condiviso –insieme anche all’Associazione Stampa Toscana- l’organizzazione di un appuntamento, l’8 marzo scorso, all’Altana di Palazzo Strozzi, dedicato alla condizione delle donne in due paesi per loro assai difficili come Yemen ed Iraq.
Abbiamo pagato anche noi, colleghi, le conseguenze della crisi economica e finanziaria. I nostri investimenti in titoli –dollari australiani e sterline inglesi- decisi dai precedenti Consigli, nel corso degli anni hanno perso valore.
Ma abbiamo in parte provveduto a recuperare la situazione vendendo la valuta australiana per acquistare titoli bancari sicuri, facilmente riconvertibili in denaro seppur modestamente remunerativi. Un’operazione, questa, nella quale ci ha affiancati –mettendo in campo tutte le sue competenze- il nostro consigliere nazionale Luigi Cobisi che ringrazio davvero di cuore. Come ringrazio i componenti del collegio dei revisori, il presidente Andrea Sbardellati ed i colleghi Nicola Coccia e Francesco Nocentini.
Concludo con una considerazione sulle nostre prossime elezioni.
Saremo chiamati a rinnovare il consiglio regionale e nazionale dell’Ordine ancora con un sostanziale niente di fatto per la sua riforma: da tutti ritenuta necessaria, ma ancora ferma ai blocchi. Eleggeremo, quindi, un organismo che molti di noi pensano vecchio, inadeguato, incapace di rappresentare la professione come è andata cambiando negli anni. Incapace di assumere dentro di sé quell’orizzonte così ampio e lungo il quale si dispiegano “i giornalismi”.
Il giorno dopo le elezioni lamenteremo di nuovo i bassi, bassissimi numeri della partecipazione al voto: perché fin quando gli organismi democraticamente eletti non si riformeranno, per adeguare se stessi e rendersi capaci di intercettare e rappresentare la complessità del proprio universo di riferimento, sarà difficile che i numeri ne legittimino autorevolmente l’esistenza, il ruolo, la funzione.
Ringrazio il presidente, le colleghe ed i colleghi del consiglio, nuovamente i sindaci revisori –non soltanto per la loro opera di controllo ma per la preziosa collaborazione rivolta alla miglior gestione possibile del bilancio. Con tutti loro ho condiviso un’esperienza professionale, ma ancor di più personale ed umana che molto mi ha arricchito. E ringrazio tutti voi per la paziente attenzione. Grazie davvero.
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Claudio Armini – Relazione al bilancio
Presidente, consiglieri, colleghe e colleghi,
affronto immediatamente un argomento che –negli ultimi mesi- ha animato la nostra categoria e suscitato qualche critica e mugugno. Il tema mi offre anche l’opportunità di sviluppare un ragionamento un po’ più ampio
Mi riferisco all’aumento di 10 euro, per il 2009, della quota associativa all’Ordine.
Intendiamoci subito: non penso sia l’entità dell’aumento “il capo d’accusa” che può esserci imputato. La quota era ferma dal 2002: da sette anni. Ed è stata la quota più bassa, con quella del Piemonte, di tutti gli ordini regionali: 95 euro annui, 26 centesimi il giorno, un quarto del prezzo di un caffè, di un quotidiano –senza allegati!-; un sedicesimo del prezzo di un pacchetto di sigarette.
Non penso, quindi, che quello che abbiamo percepito serpeggiare sia un malumore riferibile ai soldi: alla quantità. Penso, piuttosto, si possa trattare di una contestazione di merito.
Riferibile alla domanda che non poche volte ho sentita, e che è la seguente: ma cosa ci sta a fare l’Ordine? a cosa serve?
Domande e dubbi cui ritengo si debba prestare attenzione e dare ascolto. Da non liquidare con una semplice e facile scrollata di spalle. Perché, a mio avviso, esprimono un malessere, una crisi di identità, di autostima.
Ritengo che dovremmo affrontare, discutere e tentare di risolvere in positivo questo senso di frustrazione.
Da oggi al prossimo 9 maggio, giornata nazionale dell’informazione indetta dal Consiglio nazionale, ogni Ordine regionale sarà impegnato ad organizzare la presentazione della proposta di riforma del nostro organismo professionale. Si tratta di un passaggio molto importante: è determinante la capacità di riscrivere le regole per stare al passo dei tempi che corrono rapidamente e per ridefinire una professione che, altrettanto rapidamente, è cambiata: nuove competenze, un massiccio ingresso delle tecnologie che stanno ridisegnando i profili professionali ed instaurando una sostanziale deregulation dei rapporti tra giornalisti, tra giornalisti e editori e tra questi ed il pubblico. Oltretutto è di queste ultime ore la notizia che rimbalza di un rinvio della firma del contratto nazionale.
“Dopo una lunga battaglia con pubblicità in declino, età anagrafica dei lettori troppo avanzata, concorrenza di Internet, sconsiderati livelli di indebitamento, costi inflessibili, ambizioni esagerate e crisi di nervi, l’industria dei giornali è passata a miglior vita. 1764-2009”.
Questo che ho appena letto è il necrologio di se stesso pubblicato in apertura di un’inchiesta sull’informazione quotidiana pubblicata il 17 marzo scorso da Financial Times.
Le ricette per uscire da questa crisi, si legge in un interessante approfondimento di John Lloid su Repubblica del 18 marzo, passano tutte dall’utilizzo dei nuovi mezzi tecnologici, internet su tutti. Le nuove tecnologie. Le nuove professioni, appunto: anche con tutti quei rischi di una informazioni fuori controllo dei quali parlava poco fa il direttore.
Ma è altresì necessario e fondamentale riconquistare, nel lavoro quotidiano -quindi nel faticoso vivere la professione giorno dopo giorno- la credibilità e la fiducia delle persone, dei cittadini, di coloro ai quali il nostro mestiere si rivolge:
parlo di quel pubblico che, propenso anche a generalizzazioni umorali e spesso fortemente condizionato dalle emozioni dettate magari da episodi- ci percepisce in maniera diffusa come sempre meno liberi, non indipendenti dai condizionamenti della politica e dei poteri. Estremizzando, mi permetto di dire un po’ brutalmente: accondiscendenti, a volte “servili”.
Nella relazione dello scorso anno, la mia prima, dicevo che “nella sua essenza, il nostro lavoro e la nostra missione sono quelli di essere un soggetto attivo e protagonista, accanto ed insieme a tanti altri, della promozione e della emancipazione civica, politica e culturale delle nostre città, della nostra regione, del nostro paese.
E che “questa responsabilità -civica e civile- deve condurci, con l’esercizio della critica, a fare il massimo possibile per smontare quella percezione di corporazione, arroccata a difendere e proteggere i propri privilegi, che si sta radicando nell’opinione pubblica”.
Benvenga, quindi, la riforma dell’Ordine: ma oltre che stare al passo con i tempi –con rinnovate regole ed una lettura aggiornata del cambiamento- dobbiamo riversare tutto lo sforzo possibile, collettivo e personale, per riaffermare con determinazione che senza etica, rispetto della deontologia, autorevolezza ed indipendenza questo nostro mestiere corre il rischio di perdere sia la propria funzione principale sia l’alleato primo che è ragione fondamentale della nostra esistenza: i cittadini, i lettori, l’opinione pubblica, che da noi si aspettano autonomia di comportamento, completezza di informazione, equilibrio.
Per esempio, sarebbe molto importante far comprendere che la battaglia che Ordine e Federazione della stampa –ma anche l’Associazione magistrati- hanno ingaggiato per opporsi al disegno di legge Alfano sulle intercettazioni, è anche una battaglia per difendere un diritto imprescindibile dei cittadini, quello di essere informati. Opporsi a chiunque intenda mettere il bavaglio all’informazione non è soltanto doveroso per chi fa il nostro mestiere, ma necessario per la democrazia.
Penso sia però altrettanto importante darsi, anche qui, qualche regola: applicando lo stesso criterio con il quale scegliamo tra le tantissime quelle da pubblicare, dovremmo selezionare, tra le molte che le intercettazioni ci presentano, quelle notizie e quei passaggi che, rilevanti e pertinenti alla sostanza delle inchieste, debbono essere rese note perché essenziali all’informazione ed al formarsi, sul quel tema, di un’opinione da parte del pubblico. Penso che dovremmo noi per primi avviare un percorso virtuoso che riaffermi diritti e dignità di tutti, sottraendosi a quello “sbattere il mostro in prima pagina” che, in prima battuta, forse farà anche vendere qualche copia in più o alzare l’audience ma, alla lunga, può nuocere davvero alla nostra credibilità. Penso, inoltre, che fin quando i governi continueranno nei tentativi di imbrigliare l’informazione questo paese avrà bisogno di un Ordine dei giornalisti e che ciascuno di noi dovrà sostenerlo e difenderlo.
Bene, detto questo è il momento necessario e doveroso delle cifre.
La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2008 è di 925.494 euro.
Il conto economico, alla stessa data è pari a 332.520 euro.
Il bilancio di previsione per il 2009 trova il punto di equilibrio tra entrate ed uscite a 374 mila euro.
Nel 2009 investiremo per avviare la digitalizzazione degli archivi, trasferendo su supporto informatico i documenti cartacei ormai non più accatastabili. E, in parallelo, questo metodo sarà applicato anche per le nuove domande di iscrizione.
Dai primi di maggio inizierà il proprio lavoro la collega – individuata a seguito di una selezione pubblica – che si occuperà dell’aggiornamento del sito internet, della redazione di una news letter da inviare agli ascritti e, inoltre, dei rapporti con la stampa.
Abbiamo infatti ritenuto importante garantire trasparenza ed informazione sui lavori dell’Ordine e dare visibilità alle sue prese di posizione rispetto ad un dibattito pubblico sui temi dell’informazione che spesso ci vedono scarsamente tempestivi ed efficaci proprio nel darne comunicazione pubblica e puntuale.
Infine un’ultima considerazione.
Una quota di oltre 13 mila euro è stata accantonata sul Fondo spese elezioni che si svolgeranno il prossimo anno.
Un appuntamento importante, quello che ci attende nel 2010, al quale dovremmo prepararci traguardando però un futuro auspicabile, a mio parere necessario: quello del voto telematico.
Già avviene con successo per l’Inpgi.
Ed anche l’Associazione Stampa, proprio in queste settimane impegnata con una commissione presieduta dai colleghi Bennucci e Ciampi a rivedere il proprio statuto, è orientata a prevederlo e proporlo all’attenzione del Direttivo al quale, evidentemente, spetterà l’approvazione del documento licenziato dalla commissione stessa e l’indizione del conseguente referendum come previsto dalle norme statutarie vigenti.
Sappiamo che tecnicamente non è troppo complicato introdurre il voto telematico. Ma, perché il nostro Ordine possa farlo, è necessario modificare il regolamento attuativo, vecchio di 46 anni, della legge 69 del 1963.
Invitiamo i colleghi toscani che fanno parte del Consiglio nazionale a farsi portatori e promotori di questa istanza di cambiamento che permetta, con il voto telematico, l’allargamento della partecipazione -condizione prima di ogni reale esercizio della democrazia- e la conseguente e più forte legittimazione della rappresentanza che esce dalle urne.
Ringrazio il presidente, le colleghe ed i colleghi consiglio ed i sindaci revisori –non soltanto per la loro opera di controllo ma per la preziosa collaborazione rivolta alla miglior gestione possibile del bilancio. E tutti voi per la paziente attenzione.
Grazie davvero.